
Botta e risposta oggi a Lugano sul futuro del polo congressuale. Il presidente sezionale del PLR, Paolo Morel, dalle colonne del Corriere del Ticino ha illustrato una visione alternativa per il progetto. Niente più traffico e cemento, ma un grande polmone verde da collegare al Parco Ciani. L’idea di Morel comprende un palacongressi ampliato con una nuova sala, una torre con hotel e residenze al posto del Conza. Attorno, solo alberi e pedoni. L’obiettivo, spiega a Ticinonews, è sbloccare un progetto da troppo tempo fermo al palo e che continua a dividere i partiti. “Credo che fosse veramente ora di lanciare qualcosa di positivo, un sogno che però possa realizzarsi”, afferma il presidente sezionale del PLR. “Abbiamo messo molto verde? Sì, ma è un modo diverso per guardare alla città". Una città "che in futuro deve poter dare a chi la vive e a chi viene a visitarla qualcosa di veramente bello, oltre a ciò che già di bello abbiamo”.
Critiche dall'UDC
Non la pensa così l’UDC di Lugano, che sui social ha subito risposto per le rime: “Lugano - titola l’immagine diffusa - ha bisogno di sviluppo economico, non di zone pic-nic”. Aggiungendo, in un comunicato: “Sorprende che a proporlo sia un partito che ama definirsi ‘dell’economia’”. Obiezioni a cui Morel replica: “La sala congressi c’è, l’albergo c’è, ci sarà anche un terreno che verrà affittato ai privati, perché siamo assolutamente favorevoli al connubio pubblico-privato, così come abbiamo anche inserito una palazzina a pigione moderata". Quindi "abbiamo cercato di tener conto di varie sensibilità, per tentare di portare un’idea che possa trovare il consenso di tutti”.
Badaracco: "Non vale la pena ristrutturare il Palacongressi"
Morel ha già preso contatto con i colleghi presidenti, che ne discuteranno con i loro partiti. Ma l’idea non convince nemmeno il municipale PLR Roberto Badaracco. "Chiaramente io non posso condividerla, è da anni che sto spingendo per realizzare questo centro congressuale", sottolinea il vicesindaco. Ristrutturare l’attuale Palacongressi "non vale la pena, perché costa tantissimi milioni, e non lo rende nemmeno adatto ai tempi e alle esigenze attuali. È come buttare via i soldi". Eppure, è innegabile: il progetto non va avanti e la consultazione promossa negli scorsi mesi tra i partiti ha fatto emergere visioni ancora molto distanti. Non si rischia un’impasse? "Volevamo sentire il parere un po’ di tutti, per poi decidere e prendere posizione". Adesso "è sul tavolo del Municipio la proposta di andare avanti, sostanzialmente, con una modifica di piano regolatore che concretizzi i contenuti di questo comparto: un centro congressuale, una zona verde molto ampia (già prevista), una parte residenziale, un equilibrio finanziario per poterlo realizzare con i privati". Novità, assicura Badaracco, arriveranno nelle prossime settimane.