
Dopo 5 anni, diversi Comuni capitanati dalla città di Lugano vogliono mettere in discussione una decisione presa dal Gran Consiglio nel 2019 in merito al moltiplicatore differenziato per i Comuni. Questa era stata approvata dai cittadini che non avevano sostenuto un referendum contro la seconda fase della Riforma fiscale cantonale. Essa - come detto - permetteva ai Comuni di introdurre il moltiplicatore differenziato.
Le misure in discussione
L'aliquota dell'imposta sugli utili delle società di capitali e cooperative passerà dall'8% al 5,5% a partire dal 1° gennaio 2025. Questa misura, votata dal popolo nel 2019, mira a rendere il Cantone più competitivo a livello fiscale. Un altro strumento appartenente alla Riforma fiscale del 2019 è la possibilità per i Comuni di differenziare il prelievo fiscale tra persone fisiche e giuridiche tramite il moltiplicatore comunale differenziato. “Questo sistema, già usato in altri Cantoni, dà più autonomia ai Comuni, una richiesta spesso avanzata anche da chi ora la contesta”, evidenzia l’UDC nel suo comunicato stampa.
Ma dov’era Lugano quando queste misure furono proposte nel 2019?
Ora, Lugano si preoccupa dei possibili effetti negativi del moltiplicatore comunale differenziato, temendo che le aziende possano trasferirsi in Comuni vicini con aliquote più basse. “Tornare su una decisione presa cinque anni fa significa minare la sovranità popolare e la certezza giuridica del nostro paese. Se qualcuno non è d'accordo, come ha fatto l'UDC per la Tassa di collegamento, dovrebbe raccogliere firme e chiamare il popolo al voto. Il Consiglio di Stato, tramite il DFE e la Sezione enti locali, sta cercando di impedire l’attuazione del moltiplicatore differenziato, nonostante la Legge organica comunale preveda l'entrata in vigore nel 2025”.
Politica del “tassa e spendi”
Secondo i democentristi, “il DFE, con la sua politica del 'tassa e spendi', sembra voler mettere ancora più tasse a cittadini e aziende. Invece di risanare le finanze pubbliche, cerca di impedire una misura sostenuta dal popolo che potrebbe dare più autonomia fiscale ai Comuni e rendere il Cantone più attrattivo per le aziende. Il Consiglio di Stato, invece di proporre riforme per migliorare il Cantone, preferisce bloccare il moltiplicatore differenziato, aumentare i costi dei parcheggi con la tassa di collegamento e raddoppiare i valori di stima per i proprietari di case”. L’UDC si dichiara quindi "pronto a combattere per difendere la legge votata nel 2019 se Lugano e altri Comuni dovessero chiedere all'ultimo minuto di non applicare quanto deciso dal popolo. Se necessario si dichiara pronto a richiamare di nuovo il popolo al voto".