Ticino
“Pericoloso far credere che a breve sarà tutto finito”
Il consigliere di Stato Raffaele De Rosa si è espresso decisamente in maniera più cauta rispetto al Governo federale. “La fatica pandemica si fa sentire, ma occorre prudenza”

Il Consiglio federale ha deciso oggi di non introdurre nuove misure per affrontare la pandemia di Coivd-19 nel nostro Paese, bensì di ridurre i giorni di quarantene e isolamento e, allo stesso tempo, di prolungare quelle presentate già lo scorso dicembre. Ma se Alain Berset e Ignazio Cassis si sono mostrati alla stampa abbastanza ottimisti, in Ticino medici e politici rimangono invece molto più prudenti. A confermarlo è infatti il direttore del Dipartimento della sanità e della socialità Raffaele De Rosa intervenuto a Ticinonews.

“Siamo in una fase ancora più difficile”
“La fatica pandemica si fa sentire su tutti noi, ma occorre prudenza”, ha sottolineato. Secondo De Rosa siamo entrati in una fase ancora più difficile “nella quale bisogna trovare un equilibrio tra qualità di cura e il funzionamento dell’economia e della società”. Insomma, sono due facce della medaglia ma – sottolinea il direttore – “è pericoloso far credere che lasciando correre la pandemia fra due settimane sarà tutto finito”. Insomma, nelle parole di De Rosa c’è sicuramente più prudenza visto che questa pandemia “ci ha insegnato proprio ad avere prudenza davanti all’ignoto”. L’esempio calzante è sicuramente la variante Omicron che in poco tempo è arrivata nel nostro paese “diffondendosi e cambiando le carte in tavola”.

“Non ci aspettavamo nuove misure”
Rispetto a quanto comunicato oggi dal Consiglio federale, De Rosa non si dice sorpreso. “Nessuno si aspettava nuove misure, la riduzione delle quarantene e isolamento era già stata sdoganata il giorno prima”, spiega e aggiunge: “L’importante è che la riduzione dei giorni venga scelta su una base medico-scientifica”. Infatti, in tal senso, De Rosa condivide le preoccupazioni che hanno espresso i medici in questi giorni. Ricordiamo le parole di Andreas Cerny ieri sera a Ticinonews. “Il settore è ancora sotto pressione, c’è una crescita lineare e non esponenziale, anche le percentuali sono diverse rispetto alla variante Delta, ma è comunque una crescita che continuerà nelle prossime settimane soprattutto se la strategia del Consiglio federale è quella di far correre il virus per raggiungere il picco di contagi di Omicron. È pericoloso perché potremmo avere una crescita dei positivi in pochissimo tempo”, conclude.

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