
Come noto, il Canton Ticino nel 2026 rischia di ricevere meno aiuti nell’ambito del calcolo della perequazione finanziaria. Una brutta notizia per le finanze pubbliche in un momento di difficoltà. Secondo i dati dell’Amministrazione federale delle finanze la perdita sarebbe di 8 milioni di franchi, i riversamenti per il nostro cantone passerebbero infatti dai circa 107 ai 98.3 milioni.
Frontalieri e perequazione: pressing su Berna
“La causa principale è dovuta all’aumento del gettito derivante dall’imposta alla fonte dei frontalieri” ha commentato il direttore del DFE Christian Vitta a Ticinonews. “Questo è un nodo che stiamo mettendo in discussione perché crediamo che il meccanismo di calcolo penalizzi il Canton Ticino. Speriamo che vengano adottati correttivi a breve termine”.
I numeri che non tornano
Ma in che modo l’imposta alla fonte versata dai frontalieri pesa sul calcolo perequativo? Perché il reddito complessivo del Cantone – il cosiddetto “potenziale delle risorse” – viene diviso dalla Confederazione per 350'000 abitanti, mentre secondo il Cantone dovrebbe essere diviso per 430'000, ovvero includendo i frontalieri. In questo modo il reddito pro-capite risulterebbe meno alto, senza sovrastimare la forza economica del cantone. “L’effetto collaterale è che se riceviamo meno risorse dalla perequazione” specifica Vitta “evidentemente dovremo fare sforzi maggiori a livello finanziario”.
Non solo frontalierato
Per ridurre la forte differenza fra, ad esempio, gli oltre 800 milioni ricevuti da un Cantone come il Vallese e i 98,3 che rischiano di essere riversati al Ticino, c’è un altro criterio che il Cantone intende modificare: ovvero la compensazione degli oneri geotopografici e sociodemografici. “Stiamo lavorando anche a obiettivi di medio termine” conclude Vitta “ovvero alle modifiche per gli oneri geotopografici e sociodemografici che richiedono cambiamenti legislativi. I prossimi passi vedranno la presa di posizione da parte della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali delle finanze sui vari calcoli perequativi, nell’ambito dell’assemblea plenaria del 26 settembre 2025.