
Cambio di passo sui vaccini in Ticino. Per chi ha già contratto il Covid-19 non è necessario ricorrere a una seconda dose. Lo ha annunciato oggi il Dipartimento della sanità e della socialità in una nota. La decisione sarà tuttavia libera. Ma quali sono le evidenze mediche che supportano questa decisione? E una sola somministrazione sarà sufficiente per l’ingresso in altri paesi? Per rispondere a queste domande i colleghi di Teleticino si sono rivolti direttamente al medico cantonale Giorgio Merlani.
Una sola dose crea già la risposta immunitaria sufficiente per chi ha contratto il Covid
“I vaccini che sono utilizzati in Svizzera sono stati autorizzati a seguito degli studi che hanno dimostrato come, con due dosi a distanza di 3-4 settimane, si venga protetti in maniera adeguata e duratura”, spiega Merlani, soffermandosi sulle evidenze scientifiche. “Ora si è scoperto che per le persone che si sono ammalate già in precedenza una sola dose crea già la risposta immunitaria che gli altri hanno solo dopo due dosi” prosegue il medico cantonale. Ciò non comporta tuttavia un rischio, assicura Merlani. “Una persona che ha già contratto la malattia non rischia degli effetti collaterali più grandi se fa una o due dosi. Avendo il sistema immunitario già pronto dopo la malattia, la prima dose è più che sufficiente a rispondere”. L’impatto sulla campagna vaccinale nel Cantone sarà comunque minima, aggiunge Merlani: “Si parla di meno del 10% della popolazione che può scegliere se fare una sola dose o due. Da un lato è un gesto altruista, ma non è quello che farà la differenza sulla campagna vaccinale”.
E gli altri paesi?
La scelta come detto è libera. Ma non è detto che altri paesi accettino che lavoratori o turisti svizzeri possano entrare nel loro territorio con una sola dose. Non era quindi meglio coordinarsi con gli altri paesi? “Si fa molto fatica ad accordarsi su questo fronte” spiega Merlani. “Ma molti paesi europei vanno nella stessa direzione della Svizzera, mentre americani e canadesi propendono piuttosto sulle due dosi. Un allineamento arriverà nei prossimi mesi e sono sicuro che ci saranno più studi a proposito”.
Necessari i certificati
La possibilità di ricorrere a una sola dose non sarà un automatismo. Servirà infatti un documento ufficiale da presentare al momento della vaccinazione che attesti l’avvenuta positività: un test di laboratorio, un attestazione del medico o della farmacia o una copia dell’intimazione di isolamento per chi ha contratto il covid in passato da parte del servizio di tracciamento. Una procedura un po’ complicata, ma necessaria, spiega Merlani.
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