
“Per permettere di definire la situazione nel rispetto dei diritti di tutte le parti coinvolte, l’allenatrice momentaneamente non svolgerà la sua attività sul ghiaccio”. A comunicarlo è questa sera il Comitato del Club Pattinaggio Lugano a seguito della segnalazione di due giovani atlete ticinesi per mobbing alla Federazione svizzera di pattinaggio. Il Tribunale Arbitrale, lo ricordiamo, aveva richiamato il club luganese per il quale riteneva indispensabile un’indagine e un intervento da parte del comitato. La presidente del Club aveva espresso ai microfoni di Ticinonews la necessità di dover consultare gli atti prima di formalizzare un richiamo all’allenatrice coinvolta nella triste storia, ma aveva anche sottolineato che il caso “non sarebbe stato messo in un cassetto”.
Allenatrice fuori dal ghiaccio
“Al termine del costruttivo confronto odierno, che si è di comune accordo deciso che, nell’interesse generale degli atleti, ed in particolare per permettere uno svolgimento regolare e sereno delle attività del Club, al momento compromesse dall’attenzione mediatica, e permettere di definire la situazione nel rispetto dei diritti di tutte le parti coinvolte, l’allenatrice momentaneamente non svolgerà la sua attività sul ghiaccio”, si legge nella nota diramata in serata.
Nessuna dichiarazione
Il Club – sottolinea – non rilascerà ulteriori dichiarazioni “proprio nell’ottica di tutelare la personalità e la dignità, anche professionale, di tutte le parti rispettivamente per consentire gli accertamenti del caso”.
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