Ticino
Ordine di abbattimento per il lupo di Artore
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Redazione
6 ore fa
Sulla base delle circostanze e delle ferite riscontrate sugli animali predati, ma anche dall’analisi del DNA, si è potuto stabilire che l’opera è da attribuire all’esemplare M243. La sua esecuzione sarà di principio assicurata solo dai guardacaccia, i quali potranno valutare una collaborazione con i cacciatori.

In seguito ai diversi eventi predatori registrati negli ultimi due mesi e mezzo nelle immediate vicinanze degli abitati di Giubiasco e Bellinzona, il Consiglio di Stato ha emanato un ordine di abbattimento di un lupo. La decisione adottata dal Governo, viene spiegato in un comunicato, si basa sui quattro fatti avvenuti nelle scorse settimane - il 7 maggio, il 13 maggio, l’8 luglio e il 12 luglio – in cui sono state predate in totale 13 pecore (una volta cinque esemplari, una volta quattro e due volte due).

Le analisi

Sulla base delle circostanze e delle ferite riscontrate sugli animali predati, ma anche dell’analisi del DNA relativa alla predazione del 13 maggio, si è potuto stabilire che l’opera è da attribuire a un lupo e, più precisamente, all’esemplare M243, che non fa parte di nessun branco. La sua presenza è stata inoltre identificata con certezza, sempre tramite l’analisi del DNA, nelle immediate vicinanze dell’abitato di Roveredo (GR), verso la fine del mese di febbraio di quest’anno.

“Un fatto inusuale”

La serie di attacchi avvenuti fra Giubiasco e Bellinzona “risulta decisamente inusuale se si considera che la selvaggina, durante questi mesi, è solita rimanere in quota, e i lupi non dovrebbero spingersi a così basse quote per predare”, scrive l’Esecutivo. Proprio a ridosso dei luoghi delle predazioni “vivono molte persone che nel periodo estivo trovano riparo dalla canicola proprio durante le ore serali anche nelle aree interessate dagli attacchi del lupo”. Ma soprattutto, “a 500 metri in linea d’aria dal luogo dell’ultima predazione si trova una scuola dell’infanzia".  

Le motivazioni

Oltre all’elemento che richiama "un carattere poco timoroso nei confronti dell’uomo” da parte di questo esemplare, l’elevato numero di predazioni avvenute negli ultimi due mesi e mezzo a ridosso di una zona così densamente abitata ha dunque indotto il Consiglio di Stato a ritenere giustificato l’ordine di abbattimento deciso”. Tale ordine avrà una durata di 60 giorni. La sua esecuzione sarà di principio assicurata solo dai guardacaccia, i quali potranno valutare, secondo le circostanze, una collaborazione con i cacciatori.