Ticino
“Non credo riapriremo il prossimo 22 marzo”
Redazione
4 anni fa
Massimo Suter, presidente di GastroTicino, pessimista sulla riapertura dei ristoranti: “I numeri non mi danno il sentore di poter riaprire, forse solo le terrazze”

Da lunedì 1° marzo i ristoranti possono fungere da mense aziendali. Una possibilità concessa dal Consiglio federale per andare incontro alle persone che svolgono un’attività lavorativa all’aperto che non hanno la possibilità di consumare un pasto caldo a mezzogiorno. Il servizio, che può essere offerto solo nei giorni feriali tra le 11 e le 14, non sembrerebbe aver fatto breccia nel nostro Cantone. Il presidente di GastroTicino Massimo Suter ha confermato ai microfoni di Teleticino che ad oggi non gli sono giunte notizie di ristoranti che hanno fatto uso di questa possibilità, a differenza invece della Svizzera interna. “Nel resto della Svizzera questa soluzione è stata adottata da parecchi ristoranti, ma le condizioni in Ticino sono completamente diverse, già a partire solo dal clima”, spiega il presidente dell’associazione. “In Svizzera interna ci sono cantieri molti grandi, con migliaia di operai nel raggio di pochi chilometri. L’apertura del ristorante per pranzo è dunque una soluzione ben vista”. In Ticino invece prevaricano diversi fattori. “Il carico burocratico non è indifferente e c’è una limitazione di tempo molto stretta, tra le 11 e le 14. Non va inoltre dimenticato che qualora un ristoratore decidesse di proporre questo servizio, rischierebbe di perdere una parte degli aiuti che lo Stato gli garantisce. Il santo quindi non vale la candela”.

Troppo presto per tirare le somme sulle chiusure
Dal settore non giungono tuttavia notizie rassicuranti. Secondo i dati di Gastrosuisse diramati a inizio marzo un quinto dei ristoranti ha già abbassato le serrande. Per il Ticino non ci sono ancora dati ufficiali e Suter rimane cauto nel fare previsioni. “Molto probabilmente le chiusure saranno più contenute nel nostro Cantone, ma i conti si tireranno all’inizio della stagione 2021. Non va dimenticato che diversi ristoranti e alberghi sono chiusi durante l’inverno. Bisogna quindi capire quanti di questi siano riusciti a creare abbastanza “fieno” da mettere in cascina per superare l’inverno. D’altro canto c’è una parte di ristorazione che in inverno crea il cash flow per superare l’estate visto che non rientra in un circuito turistico. Anche in questo caso bisogna vedere se siano riusciti a creare una parte di riserve per poter continuare la loro attività. Aspetterei comunque l’apertura totale per avere un metro di giudizio più diretto”.

“Non credo riapriremo il prossimo 22 marzo”
In questo senso c’è grande attesa per la conferenza stampa di venerdì, in cui il Consiglio federale traccerà le linee per le prossime settimane, che verranno poi sottoposte in consultazione ai Cantoni. Suter a questo proposito non è molto ottimista. “I numeri non mi rallegrano, non mi danno il sentore di poter riaprire il 22 marzo. Magari verranno allentate restrizioni per l’esterno, con le terrazze che potranno riaprire”. Una soluzione che però al presidente di GatroTicino, lo ha ribadito più volte, non piace perché crea discriminazioni. “Bisognerebbe avere misure che accontentino tutti, con le stesse condizioni di partenza. In questo modo si rischia di penalizzare chi non ha le terrazze”, conclude Suter.

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