
"È fatta". Così il deputato del Movimento del Socialismo Matteo Pronzini ci ha confermato il raggiungimento delle 31 adesioni alla richiesta di tenere una sessione straordinaria del Gran Consiglio che affronti il mini-arrocco a livello parlamentare. Per farlo, ricordiamo, erano necessarie 30 sottoscrizioni. Decisive, viene spiegato in una nota dell'Mps, le firme dei deputati del Centro Gianluca Padlina, Claudio Isabella e Giovanni Capoferri. Durante la sessione, il parlamento "deve essere informato e poter discutere gli aspetti e le decisioni politiche prese dal governo in merito all'attribuzione di competenze nei dipartimenti diretti dai consiglieri di Stato leghisti".
Ps: "Sì, ma senza spettacolo"
Dopo l'MpS, il primo partito a esprimersi sulla seduta straordinaria è stato il Ps, che sul tema ieri sera ha riunito direzione e gruppo parlamentare. La grande maggioranza dei deputati socialisti ha deciso di sostenere la proposta di una sessione straordinaria, ma, si precisa in un comunicato, "con una chiara condizione politica: questa seduta non deve diventare un’operazione di politica-spettacolo o un attacco alle istituzioni, ma deve servire a dare risposte serie e trasparenti alle cittadine e ai cittadini".
Lega: "Soldi del contribuente"
La Lega dei ticinesi, partito dei due consiglieri di Stato direttamente coinvolti, ha definito la seduta "il nulla cosmico". "Il Gran Consiglio è stato convocato per una seduta straordinaria che costerà 9’000 franchi l’ora ai contribuenti. Il tema? Un mini-arrocco tra dipartimenti già deciso all’unanimità dal Consiglio di Stato", si legge nella nota stampa. "Ma qualcuno ha deciso che valeva la pena spendere soldi del contribuente per ripetere vecchi discorsi".
Il mini-arrocco
L'annuncio del Governo sul mezzo scambio di Dipartimenti tra Claudio Zali e Norman Gobbi è arrivato mercoledì sera. Da settembre e fino al termine della legislatura a Claudio Zali è stata temporaneamente affidata la conduzione politica della Magistratura e della Polizia cantonale, mentre Norman Gobbi prenderà la Divisione delle costruzioni.