
Il Movimento per il socialismo (MPS) boccia senza mezzi termini il rimpasto delle competenze deciso dal Consiglio di Stato, che ha previsto un parziale scambio di responsabilità tra i consiglieri di Stato Norman Gobbi e Claudio Zali. Una scelta giudicata “politicamente e amministrativamente assurda”, frutto di cinque ore di "inconsistenze discussione" e priva, secondo l’MPS, di una qualsiasi logica politica. “L’impressione è che si sia voluto dare un contentino ai due ministri leghisti”, afferma il movimento in un comunicato.
“Gobbi smette di fare il poliziotto, Zali prende tutto”
Secondo l’MPS, la nuova suddivisione porta a uno svuotamento del ruolo di Gobbi, che perde sia la Polizia cantonale che la Divisione della giustizia, riducendo il suo impegno alla sezione della circolazione e poco più. Per riequilibrare i carichi di lavoro, il Governo ha affidato a Gobbi la Divisione delle costruzioni, che però resta inserita nel Dipartimento del territorio, sotto la direzione generale di Zali. Quest’ultimo assume anche la guida politica della Giustizia e della Polizia. "Siamo di fronte a una riorganizzazione di due Dipartimenti fondata su una diversa suddivisione delle responsabilità politiche dei vari settori pur lasciando intatta l’organizzazione dei Dipartimenti", evidenzia l'MPS. "Di fatto si rimette in discussione la logica politica – indipendentemente dal giudizio che se ne possa avere – che aveva condotto alle delle decisioni che avevano condotto all’attuale assetto dei dipartimenti (a seguito della famosa riunione del Lago d’Orta). Proprio per questo quanto deciso oggi appare politicamente ed amministrativamente assurdo, senza una base né politica seria, né tanto meno una logica amministrativa degna di questo nome".
“Il Governo non risponde alle priorità del Paese”
La critica dell’MPS è dura verso l’intero Consiglio di Stato, accusato di "inadeguatezza e incapacità" di affrontare i problemi reali della popolazione. Il movimento sottolinea inoltre che il comunicato ufficiale del Governo non contiene nemmeno una riga di spiegazione a sostegno della scelta compiuta. Anche per questo ultimo aspetto, rimarca il movimento, "la decisione presa pone problemi politici di fondo sui quali a nostro modo di vedere il Parlamento dovrebbe riflettere e discutere"
Proposta una seduta straordinaria del Gran Consiglio
Per queste ragioni, l’MPS ha annunciato l’intenzione di chiedere una seduta straordinaria del Gran Consiglio, con l’obiettivo di affrontare la questione a livello parlamentare. Nei prossimi giorni, i deputati del movimento avvieranno contatti con gli altri gruppi politici per verificare se vi siano le condizioni per sostenere la richiesta.