Ticino
Lunedì la nomina dei magistrati in Gran Consiglio, "Rinviate la decisione"
©Gabriele Putzu
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Redazione
2 mesi fa
A seguito delle polemiche sull'elezione dei due nuovi procuratori pubblici diversi partiti chiedono al Parlamento di rinviare il dossier alla Commissione e rivedere il metodo di nomina dei magistrati.

Chi prenderà il posto delle procuratrici pubbliche (Pp) uscenti Marisa Alfier e Pamela Pedretti? I nomi proposti dalla Commissione Giustizia e diritti, su cui lunedì dovrà esprimersi il Gran Consiglio, sono due: Alvaro Camponovo (in quota Lega dei Ticinesi) e Luca Losa (quota Partito Socialista), ma stando a dieci ex procuratori pubblici "questi avrebbero meno esperienza di altri candidati, anche della stessa area politica" e per questo ieri hanno scritto alla presidente del parlamento ticinese per esprimere la loro preoccupazione. Ma la nomina dei sostituti delle due Pp uscenti ha scaldato anche gli animi della politica.

"Rinviate il dossier alla Commissione"

In vista di lunedì, ieri sera Tuto Rossi, deputato Udc, ha richiesto con una mozione d'ordine indirizzata alla presidente del Gran Consiglio Nadia Ghisolfi, di "non procedere alla nomina dei procuratori pubblici e di rinviare l'itero dossier alla Commissione Giustizia e Diritti per una nuova valutazione". Lo ha fatto, si legge, "allo scopo di proteggere i candidati proposti all’elezione che sono stati dileggiati, loro malgrado, da lotte politiche che hanno tolto la serenità necessaria al Gran Consiglio per una elezione giusta di membri di un organo fondamentale del sistema democratico". Una richiesta in tal senso è stata avanzata, sempre ieri, anche dal Movimento del Socialismo (MpS) che ha chiesto all'Ufficio presidenziale del parlamento cantonale di "rinviare le nomine dei magistrati". Lo scrive la Regione, spiegando come il Movimento abbia presentato un'istanza formale di rinvio delle trattande all'ordine del giorno di lunedì. "Chiediamo che il dossier torni in Commissione e che questa riapra i concorsi ponendo l'accento, nella scelta dei candidati da proporre, su competenze ed esperienza".

"Anche chi non fa parte di un partito deve poter entrare in Magistratura"

Sempre il deputato democentrista, ha inoltrato un'interpellanza al Consiglio di Stato "a difesa dell'importantissima dignità, sovranità e indipendenza della giustizia". Nel testo, citando le parole critiche di politici e avvocati nei confronti dei due candidati e riprese dai media, Rossi chiede al Governo di "esortare il Gran Consiglio al rispetto dell'istituzione della Giustizia e di evitare le espressioni che gettano discredito sulla magistratura, facendo opera di convincimento morale; di farsi urgentemente promotore di una proposta legislativa per introdurre l'obbligo di uno stage biennale in magistratura (analogo a quello di notaio o avvocato) per tutti coloro che aspirano a candidarsi per un posto di magistrato e di introdurre in questa proposta legislativa un sistema che permetta concretamente anche ai giuristi che non fanno parte di nessun Partito politico di diventare magistrati".

"Il Ticino deve allinearsi alla prassi federale"

Negli scorsi giorni anche altri esponenti politici hanno preso posizione sulla questione delle nomine in Magistratura. Con una petizione Roberta Soldati (Udc) e Marco Noi (Verdi), hanno chiesto al Gran Consiglio di rivedere la procedura di nomina usata dalla Commissione Giustizia e Diritti, chiedendo di allineare la prassi ticinese a quella federale, dove "le nomine dei Giudici avvengono tendendo conto di tutti i partiti presenti in Parlamento e i posti – dati evidentemente i requisiti di idoneità alla carica – vengono assegnati in funzione della forza di ogni partito presente nel legislativo".

"Sia cambiato il sistema di nomina"

Sempre in questo senso ieri hanno preso posizione anche i Verdi Liberali (Pvl), secondo cui "una sana democrazia ha bisogno della separazione dei poteri tra esecutivo, legislativo e giudiziario". Per loro l'attuale sistema "risulta inadatto per una giustizia che vuole riconoscere il merito e il valore di chi assume un importante ruolo nella giustizia ticinese". Per questo il Pvl si dice favorevole "alla proposte di togliere la competenze delle nomine dei magistrati al Gran Consiglio", sottolineando come "la proposta del Procuratore generale Andrea Pagani di far nominare al Consiglio della magistratura i procuratori pubblici va sostenuta", una richiesta contenuta anche in un'interpellanza del Plr firmata dall'ex gran consigliere Marco Bertoli, su cui il Parlamento dovrebbe esprimersi in primavera.