Mendrisio
“L’importanza del linguaggio di genere”, scatta l'interrogazione
©Chiara Zocchetti
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Redazione
3 ore fa
Dopo l’annuncio del maschile inclusivo da parte del presidente del Consiglio comunale, due municipali e alcune consigliere interrogano il Municipio per chiedere se la parità di genere sia ancora un valore per la città.

Nel 2021, la Città di Mendrisio ha intitolato una piazza e sei vie a figure femminili che hanno lasciato un segno profondo sul territorio. Un gesto nato in risposta a un’interrogazione interpartitica che chiedeva maggiore visibilità per le donne illustri del Borgo e dei suoi quartieri. Il 5 maggio 2025, durante il suo discorso d’insediamento, il neoeletto presidente del Consiglio comunale Lucio Lorenzon, esponente dell’UDC, ha annunciato che nei suoi interventi farà riferimento alla Guida al linguaggio inclusivo di genere della Confederazione. Una guida che, “per attuare il pari trattamento linguistico”, promuove tra le opzioni anche l’uso del maschile inclusivo. Il risultato? In tutte le prossime sedute del Consiglio comunale, dalla voce del primo cittadino non si sentiranno più i termini consigliera comunale, capa dicastero o vice sindaca, ma soltanto consigliere, capo dicastero e vice sindaco. "Una ventina di declinazioni tutte al maschile — forzate — che contrastano con gli sforzi, spesso faticosi, che la Città ha intrapreso per la parità di genere. E che ignorano l’impegno portato avanti negli anni da donne — e uomini — di ogni orientamento politico anche nei consessi istituzionali del Borgo", viene sottolineato in un'interrogazione interpartitica inoltrata all'Esecutivo cittadino, redatta a seguito di una lettera firmata da due municipali e da gran parte delle consiglieri comunali cittadine.

Le critiche

Nel testo dell'interrogazione viene sottolineato che "c'è da credere che questa scelta linguistica sarà estesa anche agli interventi pubblici: si parlerà quindi solo a cittadini, signori, ragazzi e bambini. Ma il linguaggio non è una semplice formalità: è un segnale. E questo segnale esclude, ferisce, ignora. È un ritorno a un passato che molte di noi non vogliono più rivivere, un passo indietro che non può passare sotto silenzio. Noi siamo fiere maestre, libere professioniste, sindacaliste, impiegate, avvocate, storiche: donne che, anche in politica, contribuiscono ogni giorno con passione e competenza alla costruzione di una società più giusta. In un Paese che fatica a riconoscere la parità di genere — e continua a farlo". Le firmatarie affermano quindi che "con il massimo spirito di servizio con cui sediamo nei banchi del legislativo e dell’esecutivo comunale, continueremo a difendere il diritto di essere nominate, riconosciute, rappresentate. Non siamo 'signori consiglieri' o 'municipali'. Siamo donne al servizio della comunità, e continueremo a esserlo anche per proteggere e far avanzare quanto è stato conquistato finora. Perché quelle parole, quell’'inclusivo' solo a parole, suonano per tutte noi come un grave passo indietro.

L'interrogazione

Alla luce di quanto esposto, "e a nome delle Cittadine, delle Collaboratrici, delle Consigliere comunali e delle Municipali di Mendrisio — anche in continuità con le risposte date nel 2023 all’interrogazione Discriminazioni linguistiche dell’Alternativa — chiediamo al Lodevole Municipio quanto segue":

1. I valori della città sono "Dialogo, Energia e Passione" e in quest'ultimo si sottolinea "l'attenzione che la città vuole dare alle Pari Opportunità", come sta agendo oggi il Municipio per far conoscere e vivere questi valori all'interno dell'amministrazione comunale e della città?

2. Quali direttive in materia di comunicazione e di linguaggio inclusivo utilizza l’Amministrazione comunale nelle proprie comunicazioni ufficiali?

3. Quale messaggio ritiene venga trasmesso alle cittadine e ai cittadini - in particolare alle giovani e ai giovani - quando il Primo Cittadino esclude deliberatamente la parte femminile della popolazione nel suo modo di comunicare?

4. Qual è la posizione del Municipio rispetto a quanto espresso e manifestato dal Primo Cittadino durante il suo discorso di insediamento?