Ticino
Le regole del lupo: cosa bisogna sapere
Immagine Shutterstock
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Thomas Schürch
3 anni fa
Nella scheda di Ticinonews, tutte le informazioni su questo animale e il suo rapporto con il territorio ticinese

La cronaca ticinese del 21esimo secolo è ricca di racconti con protagonista sempre lo stesso soggetto: il lupo. Dalle 22 predazioni in un colpo solo in Alta Leventina a quelle sul Piano di Magadino, con addirittura il passaggio fugace del predatore tra i campi documentato da un cellulare. Oppure ancora le immagini delle fototrappole di quattro cuccioli intenti a giocare spensierati in Valle Morobbia, diffuse dall’Ufficio caccia e pesca. Narrazioni a cui, tempo un battito di ciglia, seguono duri scontri tra chi ne difende la presenza e chi al contrario insorge al grido di “non se ne può più”. Per questo motivo il 2 giugno del 2015 nasceva l’Associazione per un Ticino senza grandi predatori. Un’esasperazione “crescente”, hanno sempre detto gli allevatori, che ieri pomeriggio in Piazza Governo a Bellinzona ha portato a una scena mai vista: carcasse di pecore e agnelli, attaccati la mattina a Cerentino, scaricate davanti a Palazzo delle Orsoline. Nessuno tra i membri del Governo ha voluto prendere posizione. E anche oggi tutto tace.

Cosa bisogna sapere
Quello del lupo è un dossier non certo prioritario per il Cantone da un punto di vista finanziario. Ma è senza dubbio scomodo, vista la sua capacità di accendere gli animi. Per fare un po’ di chiarezza, cominciamo con il dire che la presenza del lupo in Ticino e l’origine di eventuali predazioni vengono accertate dall’Ufficio caccia e pesca. Al momento i funzionari sono ancora in attesa delle analisi del DNA per quanto riguarda la predazione di 13 pecore a Novazzano e di una capra in Val Pontirone. La prima presenza accertata del lupo in Ticino risale al 2001, in territorio di Monte Carasso. Tre anni dopo un secondo esemplare fu documentato a Faido. Negli ultimi 7-8 anni, ecco l’accelerata, con 13 esemplari accertati nel 2013 e 33 nel 2019.

Le ordinanze
La protezione del lupo è regolata dalla legge federale sulla caccia. Secondo l’ultima ordinanza, un singolo esemplare può essere abbattuto se ha sbranato 10 capi ma, in quelle zone dove ha già colpito, solo se gli allevatori hanno già adottato misure di protezione. E scorrendo l’elenco delle ultime predazioni in Ticino, non sembra mai essere stato il caso. “Al momento dell’attacco, animali non protetti adeguatamente”, si continua a leggere sui documenti del Cantone. Precisazione storica: solo una volta, nel 2017, il Consiglio di Stato ha dato il suo via libera all’abbattimento di un lupo. Ma dopo la razzia di pecore in Leventina, M75 non fu mai più trovato.

Indennizzi e protezione
Per quanto riguarda invece gli indennizzi la palla passa alla Sezione dell’agricoltura. In estrema sintesi, tutti i danni causati dal lupo ad animali da reddito sono risarciti all’80% dalla Confederazione e al 20% dal Cantone. A livello di misure di protezione, sussidiate anche queste dallo Stato, la recinzione consigliata per il bestiame minuto è quella elettrica, dato che il lupo è particolarmente sensibile alle scariche. Esiste poi l’opzione cane da protezione da richiedere all’Ufficio cantonale con largo anticipo. Possibilità che può però entrare facilmente in conflitto con vicini ed escursionisti.

Come si insedia il lupo
Una breve sintesi, infine, delle fasi d’insediamento del lupo in una regione: si comincia con la comparsa di giovani singoli maschi (fase 1). Si prosegue con la comparsa di femmine e coppie che iniziano a riprodursi (fase 2), in genere in aree tranquille ricche di selvaggina. E si finisce con la fase 3, che prevede una rapida diffusione del lupo con crescita annua della popolazione del 20-30%. Secondo l’Ufficio federale dell’ambiente, attualmente ci troviamo nella fase 2.

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