Ticino
Lavori sul Ceneri: “Era urgente intervenire”
Immagine © CdT/Gabriele Putzu
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Marco Jäggli
4 anni fa
Roberto Umberg, capo della direzione lavori del Sopraceneri, spiega perché sarà necessario rinnovare il manto stradale per i prossimi due anni: “Le lastre hanno raggiunto la loro durata di vita, ma il traffico fluido nei due sensi verrà assicurato, salvo un paio di mesi”

Nei prossimi due anni la strada cantonale del Ceneri verrà completamente rinnovata, partendo da Cadenazzo per giungere quasi allo svincolo di Rivera, con una lunghezza totale di 7 chilometri. Costruita negli anni ‘60, per vent’anni - fino all’inaugurazione dell’autostrada - è stata l’unico collegamento tra i due lati del Ceneri. Con gli anni però, i cerotti posti sulle sue crepe fanno sempre meno il loro lavoro, come spiega Roberto Umberg, capo ufficio della direzione lavori del Sopraceneri: “In pratica queste lastre dopo 60 anni hanno raggiunto la loro durata di vita. Ogni anno abbiamo effettuato molteplici interventi puntuali tra buche, rotture, smussature di angoli e crepe. Inoltre, constatiamo sempre più movimenti delle lastre, che chiaramente portano ad avere degli scalini pericolosi - sia longitudinalmente che trasversalmente - e che sono pericolosi per la viabilità, soprattutto per le due ruote”.

Flussi sempre in funzione, o quasi...
Il cantiere è operativo dalle 7 di lunedì mattina e lo sarà, ogni giorno, per due anni e tre mesi. Un lungo lasso di tempo che avrà inevitabilmente ripercussioni sulla viabilità: “Chiedo di avere pazienza”, rassicura Roberto Umberg, “si sta lavorando per loro, per garantire un patrimonio stradale consono alle nostre esigenze. In secondo luogo i flussi attualmente in essere rimarranno sempre in funzione”. Ad eccezione però, per un intervento a Cadenazzo: “Durerà da un mese a due mesi, in fondo, tra il primo e secondo tornante, dove la larghezza della strada non consente di gestire entrambi i flussi di traffico e dove bisognerà quindi utilizzare dei semafori”.

Sempre più cantieri, questione di risanamento fonico
Ultimamente sembra che i cantieri si moltiplichino nel nostro cantone, e non è solo un’impressione: osservando la cartina del Ticino se ne notano sempre di più: “Siamo in una situazione particolare, dove oltre ai cantieri ordinari siamo chiamati a risonare fonicamente tutte le pavimentazioni dei centri abitati, su mandato della Confederazione”, spiega Umberg, “questo va eseguito entro il 2023 o al più tardi il 2024, anche perché poi la Confederazione non parteciperà più ai costi di questo risanamento fonico”.

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