
Nei prossimi due anni la strada cantonale del Ceneri verrà completamente rinnovata, partendo da Cadenazzo per giungere quasi allo svincolo di Rivera, con una lunghezza totale di 7 chilometri. Costruita negli anni ‘60, per vent’anni - fino all’inaugurazione dell’autostrada - è stata l’unico collegamento tra i due lati del Ceneri. Con gli anni però, i cerotti posti sulle sue crepe fanno sempre meno il loro lavoro, come spiega Roberto Umberg, capo ufficio della direzione lavori del Sopraceneri: “In pratica queste lastre dopo 60 anni hanno raggiunto la loro durata di vita. Ogni anno abbiamo effettuato molteplici interventi puntuali tra buche, rotture, smussature di angoli e crepe. Inoltre, constatiamo sempre più movimenti delle lastre, che chiaramente portano ad avere degli scalini pericolosi - sia longitudinalmente che trasversalmente - e che sono pericolosi per la viabilità, soprattutto per le due ruote”.
Flussi sempre in funzione, o quasi...
Il cantiere è operativo dalle 7 di lunedì mattina e lo sarà, ogni giorno, per due anni e tre mesi. Un lungo lasso di tempo che avrà inevitabilmente ripercussioni sulla viabilità: “Chiedo di avere pazienza”, rassicura Roberto Umberg, “si sta lavorando per loro, per garantire un patrimonio stradale consono alle nostre esigenze. In secondo luogo i flussi attualmente in essere rimarranno sempre in funzione”. Ad eccezione però, per un intervento a Cadenazzo: “Durerà da un mese a due mesi, in fondo, tra il primo e secondo tornante, dove la larghezza della strada non consente di gestire entrambi i flussi di traffico e dove bisognerà quindi utilizzare dei semafori”.
Sempre più cantieri, questione di risanamento fonico
Ultimamente sembra che i cantieri si moltiplichino nel nostro cantone, e non è solo un’impressione: osservando la cartina del Ticino se ne notano sempre di più: “Siamo in una situazione particolare, dove oltre ai cantieri ordinari siamo chiamati a risonare fonicamente tutte le pavimentazioni dei centri abitati, su mandato della Confederazione”, spiega Umberg, “questo va eseguito entro il 2023 o al più tardi il 2024, anche perché poi la Confederazione non parteciperà più ai costi di questo risanamento fonico”.
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