
Ci sono delle novità in merito al delitto avvenuto giovedì al Centro scolastico Ronchini di Aurigeno. Stando a quanto riferisce la Rsi, la pistola con cui il 42enne cittadino svizzero domiciliato nel Locarnese ha ucciso il custode dell’istituto risulta rubata.
Cosa si sa
La pistola, una Glock, è stata sottratta da un’abitazione privata in Ticino, ma non dall’uomo che ha esploso i tre colpi mortali contro il custode. Sono in corso accertamenti. Ricordiamo che tra i reati ipotizzati nei confronti del 42enne, fermato giovedì, vi è anche l’infrazione alla legge sulle armi.
Donazioni ai figli, “in migliaia si sono fatti avanti”
Prosegue intanto la raccolta fondi in favore dei tre figli della vittima da parte dell’Associazione creata appositamente lo scorso venerdì. “Migliaia di persone si sono già fatte avanti”, ci ha spiegato oggi un membro. “Siamo stati contattati dalla Mutuo Soccorso e anche da un privato che vorrebbe lasciare un’importante donazione”. L’associazione ha sede a Maggia ed è composta da cinque membri: si tratta di persone che conoscevano da vicino la vittima. Nello statuto si legge che “lo scopo è promuovere il sostegno in qualunque forma ai famigliari della vittima, in particolare ai tre figli rimasti orfani di madre e di padre”, almeno fino al compimento del 18esimo anno di età del figlio più piccolo, che attualmente frequenta le elementari.