
“C’è un sentimento di amarezza e tristezza, perché l’Usi rappresenta tantissimo per il canton Ticino. Quanto sta avvenendo va assolutamente chiarito: non è normale che due persone diano le dimissioni a brevissimo termine”. Così si è espresso ai microfoni di Ticinonews il granconsigliere PLR Tiziano Zanetti, primo firmatario dell’interrogazione indirizzata al Consiglio di Stato che chiede di fare chiarezza sulla governance dell’ateneo e solleva il dubbio di criticità o conflitti di ruolo all’indomani dell’annuncio delle dimissioni della rettrice Luisa Lambertini.
"L'USI è un gioiello da valorizzare"
Le dimissioni di Lambertini - effettive dal 31 dicembre - chiudono un mandato durato poco più di due anni e mezzo. Una durata nettamente inferiore a quella dei precedenti rettori e che segue, a distanza di meno di tre anni, l’addio anticipato di Boas Erez. Due partenze al vertice che, inevitabilmente, sollevano domande sulla stabilità della governance dell’Università della Svizzera italiana e di eventuali malesseri interni. Le questioni indicate nell’interrogazione toccano aspetti cruciali: l’attrattività dell’USI per studenti e docenti, la serenità operativa del Rettorato e la reputazione dell’ateneo. Inoltre, sembrano valse a poco per i firmatari le rassicurazioni del nuovo rettore ad interim Gabriele Balbi. “Cambi così repentini in spazi brevi implicano che non vi sia la giusta serenità per operare con la necessaria efficacia”, prosegue Zanetti. “Immaginiamo quindi che gli ingaggi diventino sempre più difficili ed è ciò che non si vorrebbe; questo gioiello del Ticino va continuamente valorizzato, per la nostra economia ma anche per l’istruzione, per la cultura e per l’immagine del cantone".
Riunione del Consiglio
E proprio questa mattina, nella sede dell’USI, si è riunito il Consiglio dell’Università. Un incontro già previsto ma che, stando a nostre informazioni, oggi assume una portata completamente diversa. Le bocche di chi siede nel Consiglio, al momento, rimangono comunque cucite.
