Dopo Balerna a maggio dello scorso anno, ora anche la filiale di Lugano chiuderà i battenti. Lo farà alla fine di aprile. Così la Fnac saluterà il Ticino. "Dopo aver analizzato i risultati registrati negli ultimi 2-3 anni", ha spiegato a Ticinonews Bernhard Schmid, portavoce della Fnac, "siamo arrivati alla conclusione che concentrare le nostre attività in Romandia è una scelta più coerente con le nostre strategie e i nostri obiettivi economici". Nel frattempo Manor ci ha confermato che "continuerà ad offrire un assortimento di base di articoli multimediali ed elettrici, basato sulle esigenze dei clienti". Mentre per quanto riguarda l'occupazione degli spazi non si hanno ancora informazioni, se non che questi "verranno occupati in base alle priorità dell'azienda e alle promozioni per i clienti del grande magazzino".

A Lugano salteranno 17 posti di lavoro. "Ogni collaboratore", ha continuato Schmid, "è stato informato individualmente della fine del rapporto di lavoro. Tutti sono invitati a consultare le opportunità professionali presso Fnac. Inoltre la situazione di ognuno è differente e tutte verranno studiate caso per caso". Mentre i sindacati "non sono stati contattati e non hanno informazioni", ci ha spiegato Chiara Landi, responsabile del settore terziario per Unia, la quale invita i lavoratori "a prendere contatto con loro". Sulla stessa linea Ocst, sentita da LaRegione, che ha affermato di non conoscere le motivazioni dietro alla chiusura.

Quella di Lugano non è l'unica sede che chiuderà i battenti ad aprile. Entro l'estate "chiuderemo anche le sedi di Basilea ed Emmen" (le ultime in Svizzera tedesca ndr), ha sottolineato Schmid, precisando come queste azioni abbiano l'obiettivo di "concentrare le attività del Gruppo in Romandia, dove la presenza delle filiali Fnac è triplicata in meno di quattro anni e, una volta completate le operazioni di implementazione conterà 22 punti vendita".