
Boom di contagi durante le feste. In 72 ore sono stati registrati oltre 1’600 nuovi contagi. Un numero che non sorprende il medico cantonale ticinese Giorgio Merlani che ai microfoni di Ticinonews ha parlato dell’andamento epidemiologico e del potenziamento dei check point per effettuare i tamponi. “I contagi sono la logica conseguenza dell’andamento in salita che abbiamo osservato da alcuni giorni e non ci aspettiamo che scenda. Addirittura, la cifra è bassa e sottostimata perché la capacità di test durante il periodo di Natale non è paragonabile ai giorni della settimana. Lo aspettavamo, pensavamo addirittura di arrivare a 2000 contagi”.
Aprono due nuovi check-point Covid
Per far fronte all’elevata domanda di test, aprono due nuovi check-point Covid: oggi a Faido, domani a Mendrisio, mentre quelli di Bellinzona e Lugano prolungano gli orari. Uno scenario che sembra riportarci indietro nel tempo. “Con questi numeri abbiamo dovuto potenziare le capacità, anche se il sistema ambulatoriale offre un’ottima capacità di test nei giorni normali. Durante le festività natalizie questa capacità negli studi medici e le farmacie è crollata e quindi agiamo di conseguenza”.
Testare le persone sintomatiche
Merlani ha inoltre ribadito l’importanza di testare le persone che presentano sintomi: “Per me è fondamentale che le persone si testino al minimo sintomo. Le persone sintomatiche devono poter accedere al test. So che non è facile in questo periodo, sfortunato per la mancanza di personale, perché le persone sintomatiche sono tante. Ciò ha creato malcontento nelle persone. Per noi non è prioritario testare la persona asintomatica che vuole fare un test antigenico per poter viaggiare o trascorrere le feste con i propri cari. Non è una necessità di salute pubblica”.
Le lunghe file durante il weekend
Proprio durante il weekend è scoppiata la polemica, lanciata dal direttore della Clinica Moncucco Christian Camponovo, legata ai centri rimasti aperti per poter effettuare i tamponi, con gente in coda in attesa di aspettare il proprio turno. Non si poteva evitare questa situazione? “Non possiamo costringere le farmacie a rimanere aperte. Lo capisco, è un fastidio e dispiace molto. Abbiamo cercato di potenziare l’offerta anche per questi aspetti e dato informazioni sul sito del Cantone per mostrare le strutture aperte e quando. Il 25 e 26 dicembre l’offerta è crollata, mentre la domanda esplosa, sia perché ci sono persone sintomatiche, sia perché ci sono tante persone che hanno bisogno del tampone per le proprie attività”.
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