
Il PPD ticinese vuole contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici inserendo la protezione del clima nella Costituzione cantonale. Sulla questione, i Verdi del Ticino hanno però avanzato alcuni dubbi, rimarcando come i popolari democratici in passato si siano mostrati poco propensi ad occuparsi del tema. Lo stesso partito “in cui trovano casa Regazzi e Agustoni, acerrimi oppositori delle misure ragionevoli e concrete di tutela del clima contenute nella nuova Legge sul CO2; che per bocca di suoi esponenti (Regazzi, Caroni,...) mette regolarmente in questione i fondamenti scientifici dei cambiamenti climatici con affermazioni vergognosamente false”, sottolineano in una nota i Verdi.
Superata la sorpresa, i Verdi apprezzano comunque la ‘novità’. “Dopo lo stupore e la confusione iniziali, non ci resta che rallegrarci per questa conversione ambientalista del Centro ticinese, sperando in una stretta collaborazione a beneficio dell’ambiente e delle prossime generazioni”.
I Verdi si aspettano però adesso un solido sostegno, in particolare su due richieste avanzate tempo fa: la dichiarazione dell’emergenza climatica a livello cantonale e la stesura di un piano climatico, che definisca obiettivi e misure concrete per agire in ambito climatico. Perchè “sono belli gli appelli e i principi, ma poi bisogna metterli in pratica e per questo, almeno noi, non godiamo di alcun sostegno divino”.
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