
Tra i motivi che hanno portato il Governo ad autorizzare l'abbattimento del lupo, che negli scorsi giorni ha ucciso un becco ad Arosio, c'è anche l'incontro ravvicinato con una signora. L'animale ha manifestato un "atteggiamento aggressivo" nei confronti della donna, si legge nelle motivazioni per l'abbattimento pubblicate sul Foglio ufficiale. "Un lupo adulto si è avvicinato a una persona fino ad una distanza di circa 10 metri con un manifesto comportamento aggressivo nei confronti della stessa", scrive il Governo. La signora ha segnalato al guardiacaccia l'incontro con il predatore il 29 luglio, verso le ore 13.30 nell'abitato di Arosio.
"Un evento insolito e preoccupante"
I fatti sono avvenuti all'interno del comprensorio assegnato al branco Carvina. Per il Governo la presenza di un lupo adulto "in un insediamento, in pieno giorno, in presenza di persone e con un comportamento aggressivo, rappresenta un evento insolito e preoccupante". Il contatto è avvenuto a poca distanza dal luogo in cui, lo stesso giorno, è stata registrata la predazione del becco. Le immagini delle foto-trappole, visionate dal guardiacaccia, hanno confermato la presenza del lupo in zona in almeno due occasioni nei giorni precedenti (il 28 e il 29 luglio).
Le altre predazioni
Nella zona interessata, si continua a leggere, è stata accertata di recente la presenza di lupi in più occasioni. Lo dimostrano le predazioni registrate da inizio anno: il 3 gennaio ad Astano, il 23 marzo a Cademario, il 7 aprile a Novaggio, il 20 maggio ad Arosio, il 21 luglio a Miglieglia. L'ultima quella di Arosio "a danno di una capra non protetta adeguatamente", sottolinea il Governo.
Via libera all'abbattimento senza l'autorizzazione di Berna
Secondo l’articolo 9c dell’Ordinanza federale sulla caccia, il Cantone può autorizzare l’abbattimento immediato di un lupo se rappresenta un pericolo grave e imminente per le persone, senza l'approvazione dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM). L’ordine è valido per 60 giorni all’interno di un perimetro definito (che potrà essere modificato in base agli sviluppi) e l’intervento sarà eseguito dalla Polizia della caccia. Contro la decisione è possibile ricorrere al Tribunale cantonale amministrativo entro 30 giorni, ma l’eventuale ricorso non ha effetto sospensivo.