Alle 18 di sabato il "Fronte nazionale elvetico", un gruppo di destra, avrebbe dovuto manifestare a Lugano. Avrebbe, appunto, perché la realtà è un'altra. "La manifestazione prevista ed autorizzata per sabato 8 novembre 2025 del Fronte Nazionale Elvetico non avrà luogo a causa della rinuncia da parte degli organizzatori", scrive il Municipio in una nota.

La manifestazione, scrive il gruppo su Instagram, "era stata regolarmente approvata sia dal Municipio di Lugano, sia dalle autorità competenti. Tutto era stato organizzato nel pieno rispetto delle regole, con l'obiettivo di svolgere un'iniziativa pacifica e ordinata". Tuttavia, continuano, "a pochi giorni dall'evento la Polizia ha comunicato di non poter garantire la sicurezza pubblica, motivando la decisione con possibili rischi per l'ordine pubblico. Una decisione che, di fatto, ha impedito la realizzazione della manifestazione". Questo, continuano, "ha dato un messaggio ingiusto, come se la nostra presenza potesse rappresentare un pericolo o un motivo di tensione, nonostante la natura pacifica e regolare dell'iniziativa". Abbiamo quindi scelto, conclude il Fronte nazionale elvetico, "di sospendere l'evento, consapevoli che, in caso di qualsiasi incidente, le conseguenze sarebbero ricadute sugli organizzatori".

Ricordiamo che due settimane fa a Lugano si è tenuta una manifestazione antifascista, che aveva l'obiettivo di richiamare l’attenzione sul tema dell’odio, del razzismo, del sessismo e dell’omotransfobia, con gli organizzatori che hanno sottolineato come “l’antifascismo non appartiene al passato, ma è presente, vivo e necessario”. Durante il corteo, partito alle 14 dal piazzale della stazione, lato Besso, sono stati registrati dei momenti di tensione,  quando una quindicina di individui vestiti di nero, incappucciati o con il volto coperto ha iniziato a insultare i partecipanti e a lanciare slogan di estrema destra e petardi. Sul posto è intervenuta anche la polizia in tenuta antisommossa.