
Diversi settori sono stati toccati dai numeri della pandemia. Nelle ultime 24 ore ci sono stati 1’141 positivi ciò porta a circa 14mila persone positive registrate negli ultimi 10 giorni. Secondo l’Ufficio del medico cantonale per calcolare le persone in quarantena bisogna moltiplicare il dato per 1,5, il calcolo porta il totale delle persone a casa a 35mila. Insomma, questi grossi numeri hanno reso difficoltoso il rientro al lavoro per molti, diverse aziende infatti si sono riorganizzate con tutte le assenze a costrette del virus. A testimoniare l’assenza di molti oggi sicuramente sono state le strade e le autostrade, che questa mattina si presentavano pressoché deserte.
Aziende tra quarantene e isolamenti
Ma per capire l’impatto dei numeri sulle aziende del nostro territorio i colleghi di Ticinonews hanno condotto un’indagine tra le diverse imprese del Ticino per capire lo stato di salute al rientro dalle vacanze: dall’Eoc, alla Posta, alla Rsi.
Si prosegue anche con assenze
All’Ente Ospedaliero Cantonale, per esempio, si registra circa il 3% circa dei positivi e 380 dipendenti a casa. Anche le Ffs sono colpite dal fenomeno, alcune tratte (soprattutto quelle transfrontaliere) infatti sono state limitate proprio a mancanza di macchinisti e capitreno. Anche la Posta rimane in allerta, il gigante giallo sta sviluppando scenari appropriati a seconda della situazione ma attualmente l’azienda – hanno confermato – è in grado di garantire i servizi come al solito. Inoltre, alla Rsi sono 55 i dipendenti costretti a casa a causa del Covid-19. Anche il settore alberghiero è fortemente colpito e le assenze sono parecchie ma secondo Lorenzo Pianezzi, direttore di HotellerieSuisse Ticino, anche con meno personale si riesce a soddisfare le esigenze dei clienti. Stefano Modenini, direttore dell’associazioni industrie ticinesi, ha sottolineato che non ci sono state segnalazioni di casi gravi ma alcune aziende vogliono riprendere le attività dopo aver testato i dipendenti. Ad ogni modo la richiesta del settore alla politica rimane quella di accorciare la quarantena da sette a cinque giorni. Insomma, nonostante la situazione critica attualmente gli interpellati confermano di poter proseguire le attività – al momento – senza problemi.
A testimoniare l’assenza di clienti ma soprattutto di personale, i colleghi di Ticinonews hanno raggiunto Oriella Page, proprietaria di diversi centri estetici in Ticino. “È dal 20 dicembre che siamo in una situazione problematica”, spiega l’imprenditrice. Attulamente la problematica più grande è la mancanza di personale che ha visto l’annullamento di circa 500 appuntamento, a queste si sommano alle clienti che non possono andare al centro estetico a causa del virus. “Concretamente si parla del dimezzamento del fatturato. Nonostante le quarantene imposte non abbiamo nessun aiuto”, sottolinea.
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata