
Il Consiglio di Stato ha preso atto del comunicato stampa di ieri del Ministero pubblico relativo alla chiusura dell'inchiesta nei confronti del consigliere di Stato Norman Gobbi e rimane in attesa delle decisioni preannunciate dal Procuratore generale Andrea Pagani. Una volta note tali decisioni, verrà nuovamente richiesto l’accesso agli atti, ottenuto il quale sarà possibile per il Governo determinarsi in merito. Verosimilmente, dunque, il Consiglio di Stato potrà rispondere agli atti parlamentari pendenti, decidere di (ri)avviare l'inchiesta amministrativa e pronunciarsi sul prolungamento o meno dell'autosospensione di Norman Gobbi dalla responsabilità politica della polizia cantonale. Essendo la procedura tuttora in corso, non verranno rilasciate ulteriori comunicazioni.
Atto d'accusa per gli altri due agenti
Come già comunicato ieri, nei confronti dell'ufficiale di picchetto della Polizia cantonale il Procuratore generale Andrea Pagani ha prospettato l'emanazione di un decreto di abbandono, mentre per il sottoufficiale superiore di Gendarmeria e il capo gruppo in servizio quella notte l'emanazione di un atto d'accusa dinanzi alla Pretura penale per l'ipotesi di reato di favoreggiamento. Nei confronti del sottoufficiale, inoltre, l'ipotesi di reato viene prospettata in via principale nella forma della correità, subordinatamente in quella della complicità. Alle parti è stato fissato un termine di 10 giorni per presentare eventuali istanze probatorie.