
Non si è fatta attendere la presa di posizione del Comitato della Conferenza dei Sindaci del Malcantone alla risposta del Consiglio federale a un'interpellanza del consigliere nazionale Udc e sindaco di Tresa Piero Marchesi in merito alla circonvallazione Agno-Bioggio. Stando all'esecutivo federale "un aiuto da parte della Confederazione per l'eventuale realizzazione sotterranea della circonvallazione sarebbe possibile nella misura del 30-50%, ma affinché possa essere finanziata attraverso i programmi d'agglomerato deve essere integrata in una strategia generale dei trasporti e deve essere coordinata con lo sviluppo degli agglomerati". Da qui l'appello del Comitato al governo ticinese, chiamato "a ritirare il messaggio sul progetto, ripresentandone un altro con versione interrata e chiedendo i sussidi alla Confederazione".
"Il progetto va rivisto in modo sostanziale"
"Accogliamo con favore la disponibilità della Confederazione a partecipare alle spese per la realizzazione della Circonvallazione Agno-Bioggio", scrive il Comitato, aggiungendo che si tratta "di un segnale importante che riconosce la necessità di intervenire su una problematica infrastrutturale che da decenni penalizza il Malcantone. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che il sostegno federale, stimato tra il 30% e il 50% attraverso il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA), è vincolato a condizioni precise: il progetto deve essere integrato in una strategia generale dei trasporti e coordinato con lo sviluppo degli agglomerati. Come Conferenza dei Sindaci, ribadiamo la nostra posizione: il progetto deve essere rivisto in modo sostanziale. La variante attuale non risponde alle esigenze del territorio, né garantisce la tutela e paesaggistica che il Malcantone merita. Si ritiene infatti che la versione interrata tra il tratto della Piodella e il Vallone risponda meglio dal punto di vista ambientale come dell’accettabilità alle esigenze della regione".
"Va creata una proposta condivisa e rispettosa"
La disponibilità della Confederazione, aggiungono i sindaci, "apre una finestra di opportunità, ma anche di responsabilità. Chiediamo al Cantone di collaborare con i Comuni per elaborare una proposta condivisa, sostenibile e rispettosa delle specificità locali. Parimenti, a fronte della risposta fornita dal Consiglio federale, si chiede al Consiglio di Stato di ritirare il messaggio e di ripresentarne uno nuovo che contempli la versione interrata e facendo capo ai finanziamenti della Confederazione". Il Malcantone, conclude il Comitato, "non può più aspettare, ma non può nemmeno accettare soluzioni imposte e improvvisate. Vogliamo una circonvallazione che risolva i problemi, non che ne crei di nuovi".