Ticino
I sentimenti a scuola: “Sconcerto e indignazione”
Redazione
3 anni fa
Oggi le Scuole Medie Locarno 1 sono rimaste aperte per chi voleva porre domande. Emanuele Berger: “Atto grave e deprecabile”

Oggi è sabato, ma le Scuole Medie Locarno 1 sono state comunque aperte. Direzione, alcuni docenti e docenti di sostegno si sono messi a disposizione delle famiglie e degli allievi per rispondere alle domande emerse dopo la festa clandestina che ha violato l’istituto nella notte tra giovedì e venerdì. “I ragazzi e i genitori l’hanno presa, così come i docenti, con shock, con stupore, con indignazione, con rabbia. Anche con preoccupazione, ci sono genitori e allievi che hanno espresso preoccupazione nei confronti dello stesso docente implicato”, spiega Emanuele Berger, direttore della divisione della scuola intervistato da Teleticino. “Le emozioni penso che siano state simili a quelle di tutti noi, ma aggravate da un’invasione nel proprio spazio educativo”. La decisione di tenere aperto anche il sabato, spiega il funzionario, è stata presa per non lasciare passare troppo tempo. “Per non lasciare, dopo una cosa di questo tipo, famiglie e allievi da soli, con domande, con emozioni anche turbolente+.

La giornata di ieri

Lunedì, poi, degli incontri sul tema sono previsti con tutte le classi. I docenti saranno seguiti anche da personale formato per operare in questi ambiti. Ma già ieri nel pomeriggio la direzione ha parlato con gli allievi, spiega Berger. Anche perché la notizia è rapidamente rimbalzata su tutti i media e già in mattinata i locali interessati dalla festa sono stati chiusi. Oggi, invece, una ditta di pulizie ha sanificato gli spazi.

Il docente

“È inutile dire che è un atto grave, deprecabile, che va contro i doveri e l’onorabilità del ruolo del docente”, spiega Berger parlando del docente che ha partecipato alla festa, che ieri è stato immediatamente sospeso. “Questo è un dato di fatto e questo è anche il motivo per cui a titolo precauzionale, in attesa dei risultati dell’inchiesta in corso, il docente è stato sospeso”. Il docente ieri ha passato la giornata in stato di fermo, oggi invece il direttore dell’istituto ha potuto parlare con lui. Ma cosa gli succederà? “Lo potremo definire al termine dell’inchiesta. Prima di tutto c’è un’inchiesta penale che deve fare il suo corso. Penso che non sarà particolarmente lunga, anche perché sono stati messi a disposizione parecchi materiali. Poi verrà avviata l’inchiesta disciplinare e al termine di questi due iter verranno prese le decisioni delle autorità”.

“Ho provato ciò che hanno provato tutti”

Anche Berger, che è chiamato a dirigere l’intero sistema scolastico ticinese, ha visto le immagini su Instagram e ha spiegato a Teleticino quali sono stati i suoi sentimenti nell’osservarle: “Ho provato penso un po’ le stesse cose di tutti. Sconcerto e indignazione, anche per certi linguaggi e per il fatto di violare un luogo sacro come quello educativo per delle attività di questo genere. Certo è stato uno shock anche per me”.

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