
Una piccola carovana di nomadi, composta da una decina tra roulotte e camper, sta interessando la Mesolcina nelle ultime settimane. Si tratta di un gruppo di circa trenta persone, tutte famiglie con bambini, che da mercoledì 3 agosto si è stabilito nel Moesa Camperstop di San Vittore, un’area di sosta dedicata, su prenotazione, a soste di breve durata. La loro presenza, non registrata e per un periodo superiore, rappresenta quindi un problema. “La questione è proprio di natura legale, perché non registriamo nessun disordine”, spiega ai microfoni di Ticinonews la sindaca di San Vittore Nicoletta Noi-Togni. “Il problema è che la nostra legge comunale non permette il campeggio su questa area. Qui c’è un Camperstop: significa che ci sono dei camper che rimangono posteggiati per 24 ore”.
Domani la partenza
Per i motivi sopracitati, il municipio ha negoziato con chi gestisce la piccola carovana, informandolo che dovrà lasciare l’area di sosta già domani. “Abbiamo informato il capo e abbiamo spiegato che non avrebbero potuto fermarsi”, prosegue Noi-Togni. “Anche il gestore del Camperstop, che ha un contratto con noi, aveva delle prenotazioni. Quindi, abbiamo convenuto pacificamente con loro che partiranno domani alle 15”.
Solo una strada transennata
Il gruppo, secondo quanto espresso in una nota del comune di San Vittore, sarebbe composto da persone di etnia rom provenienti dalla Svizzera ma anche dall’Europa. Quelli da noi incontrati si esprimevano in italiano e le loro targhe sono italiane. Ora, come detto, l’ultimatum è alle 15 di domani e se sarà rispettato, come sembra sia il caso, non vi saranno altre conseguenze. Nel caso non dovessero partire “la pratica si trova già presso il Tribunale regionale, perché è solo il presidente del Tribunale può dare ordine alla polizia di sgombero”, precisa Noi-Togni. La loro presenza a San Vittore non ha comunque creato dei problemi di ordine pubblico, vi è da segnalare solo l’utilizzo non autorizzato di una strada agricola, il che ha spinto le autorità a transennarla.
La situazione a Cama
Una questione del tutto analoga si è presentata anche a Cama, dove la carovana ha passato le ultime due settimane circa, prima di dover lasciare il terreno privato su cui sostava proprio su richiesta del municipio. Anche lì, il campeggio non era autorizzato, come ha spiegato il sindaco da noi contattato. Quando è stato intimato l’allontanamento, ai nomadi è stato suggerito di raggiungere il parcheggio autorizzato per girovaghi stranieri di domat ems. Suggestione che, evidentemente, non è stata colta. La Polizia cantonale, invece, che ha provveduto a numerosi controlli e identificazioni sia a Cama sia a San Vittore, spiega di non aver rilevato infrazioni e che le autorizzazioni al campeggio sono tutte di competenza comunale.
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