Borsa immobiliare
Gli interrogativi sui tassi d’interesse
© Shutterstock / Teleticino
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Teleticino
3 anni fa
Le attuali incertezze economiche si fanno sentire anche nella Borsa immobiliare Ticino, il forum degli addetti ai lavori del settore che torna lunedì e martedì prossimi. “La notizia del ritocco dei tassi di interesse era nell’aria - ci viene detto - ma non tutti si aspettavano un aumento del genere”.

Oggi, la sala del Consiglio comunale di Lugano era quasi piena per la presentazione dell’ottava Borsa immobiliare Ticino, in programma i prossimi 26 e 27 settembre. Il forum degli operatori del settore, dalle agenzie alle associazioni di categoria, passando per istituzioni cantonali e comunali, l’anno scorso aveva attirato 1'400 partecipanti. Il direttore Paolo Caspani ha spiegato ai colleghi di Ticinonews quali sono gli obiettivi della Borsa 2022.

Sostenibilità e relazioni esterne

“Il filo conduttore sono la sostenibilità nell’ambito delle aziende e nell’ambito edilizio e le relazioni esterne che si stanno sviluppando proprio grazie alle collaborazioni con altri cantoni e mercati internazionali”, ha spiegato Caspani.  Durante la conferenza non è però stato fatto mistero delle incertezze a cui è confrontato il settore. L’ultima è fresca di ieri: l’aumento dei tassi di interesse deciso dalla Banca nazionale era una notizia attesa dagli addetti ai lavori, ma che ha in parte sorpreso per la sua entità.

Costi di finanziamento maggiori per chi ha o vuole un’ipoteca

Per Mattia Farei-Campagna, analista immobiliare di Fahrländer & Partner, “l’aumento dei tassi di interesse fa aumentare il costo di finanziamento: chi ha un’ipoteca o chi vuole stipularne una per acquistare una casa o un appartamento si troverà confrontato con dei costi di finanziamento maggiori”. Una situazione che avrà un effetto negativo sulla domanda. “Se andiamo a vedere il prezzo, questo aumento dei tassi di interesse andrà tramite la minor domanda a frenare l’aumento dei prezzi”.

Altri fattori in gioco

Ma non è così semplice. Secondo Farei-Campagna entrano in gioco altri fattori destinati a mitigare gli effetti della decisione della Banca Nazionale. “Se guardiamo a livello svizzero ci sono altri fattori in gioco, come il saldo migratorio molto positivo e quindi sostiene la domanda del settore immobiliare”. Di conseguenza, molto probabilmente non ci sarà una diminuzione dei prezzi, bensì una frenata. “L’aumento vertiginoso che abbiamo avuto negli ultimi anni sarà quindi semplicemente frenato”.

Migrazione in positivo

Il flusso migratorio verso la Svizzera può quindi mantenere alta la domanda – e di conseguenza i prezzi. Il calo demografico del Ticino non parrebbe destinato a porre il nostro cantone in controtendenza, anche perché i segnali indicano una ripresa della crescita della popolazione. “Lo sfitto, se prendiamo questo indicatore, è diminuito. Quindi sicuramente meno persone hanno lasciato il Ticino, mentre qualcuna è arrivata. È quindi possibile che questo trand al ribasso si stabilizzi, ma lo vedremo nei prossimi anni”.

Lugano più cara di Bellinzona

Il settore dell’immobiliare è comunque confrontato a grandi mutamenti, pure a livello regionale. Da alcuni anni è soprattutto il Bellinzonese a presentare una certa dinamicità, anche a livello di prezzi. “Il Luganese ha storicamente dei prezzi molto alti rispetto al Bellinzonese” e l’apertura del Tunnel del Ceneri ha aumentato l’attrattività verso il Distretto della capitale ticinese, “quindi c’è stato uno spostamento della popolazione verso il Bellinzonese”. Anche se ancora più bassi rispetto al Luganese, i prezzi stanno aumentando pian piano anche lì, con un maggior dinamismo dei costi.

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