
Il preoccupante comportamento perpetrato da parte di alcuni rifugiati presenti nei Centri Richiedenti Asilo è un tema caldo ormai al centro di varie discussioni, nonché fra le principali notizie riportate nei media svizzeri e ticinesi. È infatti recente la notizia relativa alle minacce e alle molestie perpetrate da parte degli asilanti nei confronti non solo delle donne presenti nel Centro di Chiasso, ma anche verso gli operatori che vi lavorano. Gli interventi di polizia, pompieri e ambulanze sono inoltre ormai all’ordine del giorno “per riportare l’ordine su piazze, nei giardini pubblici e nei nostri commerci, spesso obiettivo di furtarelli di poco conto, ma che disturbano il personale e la clientela”, si legge in un’interrogazione inoltrata al Municipio di Chiasso da parte del Gruppo Lega dei Ticinesi-UDC di Chiasso. “Tutto questo non è accettabile in nessun modo: il non rispetto delle regole di convivenza, il non rispetto nei confronti delle ospiti di sesso femminile, oggetto di violenze verbali e fisiche, sta a dimostrare quanto la realizzazione di un Centro Richiedenti Asilo sul nostro territorio si sia rivelato, a pochi anni dalla sua apertura, fallimentare”.
Gestione degli ospiti
A detta dei firmatari dell’interrogazione, “la gestione degli ospiti è scappata di mano: le pattuglie di sicurezza privata in città sono inadeguate e inefficaci, la polizia comunale e cantonale non sempre può (e non deve) intervenire unicamente per sedare eventuali discordie. I cittadini non ne possono più”.
Cosa si chiede al Municipio
Questa serie di eventi ha portato il Gruppo a inoltrare al Municipio un’interrogazione in cui si chiede
Inoltrata anche una petizione al Consiglio federale
A essere indignato da questa situazione c’è anche il candidato al Consiglio nazionale per il PLR Moreno Colombo (ex sindaco di Chiasso), che in una petizione inoltrata al Consiglio federale ha voluto sottolineare come “il flusso di migranti è, e continuerà ad essere, irregolare e imprevedibile”. Colombo ha inoltre espresso il desiderio che “il popolo Svizzero possa continuare a vivere in un ambiente sicuro e pulito, senza però dimenticare l'importanza di aprirsi al Mondo. Basta guardare la cartina geografica per capire quanto siamo importanti per gli altri, ma quanto gli altri siano importanti per noi". Nel 2011, in qualità di sindaco di Chiasso, Colombo aveva già sollecitato la SEM “a trovare soluzioni alternativa a Chiasso e al Basso Mendrisiotto in generale”. Dopo 12 anni, l’ex sindaco sottolinea come la SEM stima un forte aumento del numero di migranti nei prossimi mesi e reclama ulteriori posti letto. La situazione critica è prevista per luglio e agosto.
Chiesto un incontro fra Consiglio di Stato e Baume-Schneider
“Ritengo che da parte della SEM su questo tema sia proprio mancata la lungimiranza”, sottolinea Colombo citando anche lui i comportamenti inadeguati nei confronti delle ospiti di sesso femminile. Un problema a cui vanno aggiunti i costi per gli interventi da parte delle pattuglie che, compresi gli oneri sociali e mezzi, “si aggira attorno al milione di franchi annui: sarà quindi da valutare, con le autorità comunali e cantonali, se non sia più opportuno versare un contributo al Comune di Chiasso in modo da adeguare il Corpo di polizia”. Motivi per cui Colombo ritiene quindi necessario “un intervento immediato da parte della SEM, unitamente alla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, organizzando un incontro con il Consiglio di Stato e i Comuni del Basso Mendrisiotto al fine di attuare con una certa celerità tutte quelle tematiche che potrebbero portare ad un complesso autunno”.