
La Fondazione Damiano Tamagni si esprime, per bocca del presidente Maurizio Tamagni, sugli illeciti commessi da don Samuele, fratello di Maurizio e zio di Damiano, ai danni anche della stessa Fondazione. Quest’ultima comunica di essersi “costituita accusatore privato e conferma che gli indebiti prelievi da lui effettuati ammontano a complessivi CHF 12’000.-”. Una cifra di una certa importanza, che però “non mette fortunatamente in pericolo l’attività della Fondazione che si augura – nonostante il vergognoso agire del suo ormai ex presidente – di poter ancora contare anche in futuro sul supporto dei suoi sostenitori privati e dei suoi partners istituzionali”.
Il pestaggio di Locarno
“Da più di 13 anni – prosegue la nota – la Fondazione si impegna infatti con costanza nella prevenzione della violenza giovanile, ambito importantissimo per la società e dove non si può abbassare la guardia, anche alla luce dei recentissimi fatti di brutale violenza giovanile avvenuti a Locarno”.
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata