Ticino
Finanze, “una perdita comunque importante”
Thomas Schürch
3 anni fa
Il direttore del Dfe Christian Vitta commenta i dati di aggiornamento del consuntivo 2022. “I recenti eventi hanno dimostrato che lo Stato deve avere le risorse per aiutare i cittadini e le imprese in caso di necessità”

“Stiamo parlando comunque di 100 milioni di perdita previsti. Si tratta di una cifra importante”. Christian Vitta lancia l’altolà. È vero, stando ai dati di aggiornamento del consuntivo 2022 i conti del cantone sono migliorati di una trentina di milioni, ma la perdita resta comunque importante: 105, 3 milioni di franchi. Insomma, secondo il direttore del Dfe non è proprio il caso di sedersi sugli allori. Ancor di più perché buona parte del merito va ai famosi dividendi della banca nazionale. Per il Ticino si parla di 162, 6 milioni, 25,6 in più di quanto ci si aspettasse. Anche il periodo storico è quello che è: colmo di incertezze. “Da un lato abbiamo avuto la coda della pandemia, dell’inverno scorso, che evidentemente ha lasciato dei costi per quanto concerne la gestione del sistema sanitario e il sostegno alle aziende e alle persone”, commenta Vitta ai microfoni di Ticinonews. “Dall’altro è arrivato il conflitto in Ucraina e abbiamo quindi la gestione delle persone con statuto S, che evidentemente hanno un costo, parte del quale andremo poi a recuperare dalla Confederazione”. Non bisogna inoltre dimenticare che “anche lo Stato è fruitore di beni. L’energia elettrica, ad esempio, è salita di prezzo e questo incide sui conti dello Stato”.

È possibile riequilibrare i conti entro il 2025?
Nonostante il miglioramento dei conti, le spese sono aumentate di 37,2 milioni di franchi. A questo punto viene da chiedersi se sarà davvero possibile riequilibrare i contri entro il 2025 come sancito dal decreto Morisoli. “Quello che è certo è che lo Stato non può continuare di anno in anno ad accumulare dei disavanzi”, precisa Vitta. “Lo hanno ben dimostrato la pandemia e anche questo periodo con eventi straordinari che ci sono giunti dinanzi: lo Stato deve avere le risorse per aiutare cittadini e le imprese in caso di necessità”.

La questione delle imposte
Buone notizie sul fronte delle imposte: il gettito fiscale è superiore di 27,2 milioni di franchi rispetto a quanto preventivato. Ma anche qui il futuro è incerto; la riforma dell’imposta di circolazione potrebbe sottrarre alle casse cantonali una trentina di milioni. L’iniziativa per l’abolizione della tassa di collegamento invece, se riuscita, ne rosicchierebbe altri 25. “Bisogna evitare invece di ragionare tema per tema perché questo evidentemente creerebbe più problemi in generale a chi dovrà gestire i prossimi anni. Quindi Governo e Parlamento devono affrontare assieme in maniera responsabile questo periodo”, conclude Vitta.

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