Ticino
Finanze cantonali meno rosse del previsto
Redazione
3 anni fa
Stando all’aggiornamento del preventivo 2022 di fine aprile, le casse dello Stato presentano un disavanzo d’esercizio di -105,3 milioni. Aiutano i ricavi della BNS. Pesa ancora la pandemia e anche la crisi ucraina

Un disavanzo di -105,3 milioni a fronte del previsto disavanzo d’esercizio di -134,9 milioni. È quanto emerge dall’aggiornamento intermedio del preventivo 2022 a fine aprile. Il disavanzo è determinato da un lato da maggiori spese per 37,2 milioni e dall’altro da maggiori ricavi per 66,8 milioni, si legge nella nota diramata dal Consiglio di Stato. I dati del preconsuntivo sono tuttavia da considerare con cautela, rileva il Consiglio di Stato. Questo “non solo perché provvisori, ma anche in relazione alle incertezze e alla volatilità del momento. Rileviamo in particolare che gli impatti del conflitto attuale sull’economia mondiale e di riflesso su quella nazionale e cantonale potranno delinearsi meglio soltanto nel corso dell’anno. Ciò potrebbe quindi avere delle ripercussioni sulle previsioni economiche sulla base delle quali vengono valutati i ricavi fiscali”.

A influenzare sulle spese la crisi ucraina e la pandemia
Le maggiori spese sono influenzate in modo importante dal conflitto in Ucraina e dal conseguente afflusso di persone con statuto S in Ticino. Allo stato attuale si prevede l’erogazione di 12.7 milioni di franchi di prestazioni sociali per persone con statuto S (9.5 milioni dei quali coperti dalla Confederazione) e una spesa di 4.6 milioni di franchi per la gestione dei centri per l’emergenza Ucraina (interamente rimborsati dalla Confederazione). Anche la crisi sanitaria, seppur in misura minore degli scorsi due anni, comporterà maggiori spese rispetto a quanto previsto, in particolare 10 milioni di contributi per i casi di rigore (8 dei quali coperti da rimborsi della Confederazione) e 2.1 milioni di franchi di spese legate all’organizzazione dell’emergenza sanitaria.

Si segnalano inoltre aumenti di 4 milioni di franchi della spesa del personale (dovuti principalmente all’assunzione di personale per la gestione dei richiedenti l’asilo ucraini, dell’emergenza sanitaria e dei casi di rigore), di 4 milioni per le prestazioni complementari, di 3 milioni di spese per l’energia e di 2.1 milioni di spese per interventi di corpi pompieri nei boschi. A controbilanciare parzialmente questi aumenti intervengono il mancato utilizzo per 3.4 milioni dei contributi previsti per lo scudo fiere, minori spese per 2 milioni per la partecipazione al premio assicurazione malattia e minori spese per interessi per 2 milioni di franchi.

La BNS contribuisce sui ricavi
Sul fronte dei ricavi la Banca nazionale svizzera, considerati gli ottimi risultati conseguiti nel 2021, ha distribuito a Confederazione e Cantoni 6 miliardi di franchi. Per il Canton Ticino l’importo incassato è quindi risultato di 162.6 milioni (+25.6 milioni in più rispetto al preventivo). Aumentate pure le imposte, sia in relazione all’aumento dei gettiti fiscali previsti (27.2 milioni di franchi) sia in relazione alla mancata entrata in vigore nel 2022 della riforma dell’imposta di circolazione, che avrebbe comportato un minor ricavo di 8.8 milioni.

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