Ticino
Ennesima manifestazione per le strade di Lugano. Valenzano Rossi: "Un periodo intenso per tutti"
© Rescue Media
© Rescue Media
Redazione
5 giorni fa
A Lugano si manifesta ancora a favore della Palestina, con conseguenti disagi al traffico cittadino. La municipale Karin Valenzano Rossi chiede più equilibrio tra diritto di protesta e vivibilità della città, appoggiando l’iniziativa di Alain Bühler sul principio del “chi rompe paga”.

A Lugano le manifestazioni si moltiplicano e, con esse, cresce la pressione sulla Città. Dopo i recenti cortei a sostegno della Palestina e l’iniziativa antifascista di sabato 25 ottobre, ha preso il via questa sera alle 18:00 l'ennesimo presidio a sostegno della Palestina. L’affluenza, rispetto alle mobilitazioni precedenti, è tuttavia apparsa decisamente più contenuta, con circa un centinaio di partecipanti. Durante la serata si è anche tenuta un'azione contro UBS di fronte alla filiale di Piazzetta della Posta, con slogan quali "chiudete i conti UBS" o "UBS finanzia il genocidio in Palestina". L’iniziativa è infatti stata convocata dopo i nuovi bombardamenti condotti dallo stato israeliano sulla Striscia di Gaza, che avrebbero causato un centinaio di vittime. La Polizia sta monitorando lo svolgimento del presidio ed il corteo inscenato nelle vie del centro. Al momento son si registrano particolari disagi.

La manifestazione

Ma torniamo alla manifestazione in corso a Lugano, che si è poi tramutata - come consueto - in un corteo passato attorno alle le 18.50 vicino alla Pensilina Botta, per poi bloccare il traffico in direzione Palazzo dei Congressi. La Città sembra essere infatti diventata l'epicentro di queste azioni che spesso e volentieri rischiano di sfociare in violenza. A Ticinonews ne abbiamo parlato direttamente con la Capo dicastero sicurezza e spazi urbani di Lugano, Karin Valenzano Rossi. "È un periodo molto intenso per tutti, perché non è solo la Città a dover fare i conti con queste frequenti manifestazioni, ma anche l'intera cittadinanza, che vede limitata la propria libertà: dall'uso degli spazi pubblici fino agli spostamenti nel traffico cittadino. Vengono quindi impedite le normali attività quotidiane".

Autorizzate o no?

Sulle manifestazioni non autorizzate, Valenzano Rossi chiarisce che “non si tratta di vietare il diritto di protesta, che è costituzionale, ma di chiedere un dialogo con le autorità per trovare un equilibrio tra il diritto di manifestare e quello dei cittadini di vivere la città in modo sereno”. Le autorizzazioni, spiega, “servono a facilitare tutti, per una miglior convivenza tra i diritti e le responsabilità di ciascuno”. La municipale si dice inoltre favorevole all’iniziativa parlamentare lanciata dal deputato UDC Alain Bühler, sostenuta anche da esponenti di PLR, Lega e Centro, che chiede di applicare il principio del 'chi rompe paga'. “Le manifestazioni creano costi alla collettività, spesso anche molto alti in termini di sicurezza, pulizia e decoro urbano. Non è giusto che a pagarli siano tutti i cittadini”, sottolinea.

Perché Lugano?

Quanto al perché Lugano sembri più “calda” di altre città, Valenzano Rossi osserva che “essendo il centro urbano più grande, ogni corteo ha un impatto maggiore sul traffico e sulle attività quotidiane”. Dopo la manifestazione di sabato, nota, “molti commercianti ci hanno riferito che la città si è svuotata”. “I diritti costituzionali devono poter essere esercitati in modo sereno per tutti — conclude — ma quando le manifestazioni diventano troppo frequenti rischiano di svuotare il significato stesso del diritto che si vuole affermare”.