
Sì ai ricorsi, no agli abusi. Questo in spiccioli il senso della mozione interpartitica che invita a modificare l’articolo 12 della Legge sulla protezione della natura e del paesaggio. Il primo firmatario è il PLR Alessandro Speziali. “Con i colleghi Bühler, Guerra e Cotti, ci siamo accorti che il malcontento sul territorio è grande: non solo dei privati, dei cittadini, delle imprese che vogliono investire, ma tante volte anche degli enti pubblici”. Per Speziali si è quindi arrivati ad avere spesso situazioni frustranti, “perché i ricorsi portano ad una perdita di tempo, soldi ed energie. Il diritto a ricorrere è sacrosanto, ma ritengo che vada limitato, anche per evitare ogni tanto degli abusi”.
Quando è giusto ricorrere e quando no
Nel concreto, si chiede di rivedere l’articolo 12 definendo dei criteri oggettivi (come superficie e volume) “al di sotto dei quali un progetto non possa essere impugnato tramite ricorso associativo”, sull’esempio di altri Cantoni. “Secondo noi è giusto poter far ricorso quando si parla di opere grandi e importanti, che hanno interesse regionale o cantonale. Spesso vediamo tuttavia che queste associazioni fanno ricorso su piccole ristrutturazioni o interventi. Ed è proprio in questi casi che riteniamo che il Ticino debba essere un territorio in cui è invece possibile fare questo genere di lavori, altrimenti incontreremo sempre più difficoltà. E lo registriamo quotidianamente”.
Ricorsi, un’azione per tutelare?
È però sbagliato pensare che, quando si oppongono, lo facciano per tutelare storia, ambiente, paesaggio? “Con tutti gli Uffici attivi a livello cantonale – così come le commissioni comunali – a cui si uniscono un’accresciuta sensibilità, il lavoro degli architetti e le mille direttive ritengo che non stiamo negando alcun diritto. Non stiamo nemmeno tornando indietro né rovinando il territorio. Evitiamo semplicemente un’esagerazione nell’ambito dei ricorsi, e qualche volta anche dell’ostracismo”. La mozione porta la firma dei partiti borghesi. La sinistra è stata coinvolta? “Non abbiamo nemmeno provato”, prosegue Speziali. “Ovviamente è una proposta che interessa una certa area politica e imprenditoriale, che vuole facilitare la vita anche al semplice cittadino. Anche perché conoscendo la posizione di rossi e verdi su questi temi ci siamo detti che era importante provare a trovare una via per rendere il tutto più fluido. Siamo in un Cantone che vive già ogni giorno una regola in più”.
Presa di posizione delle associazioni
Per quanto riguarda le associazioni di cui parlava Speziali - STAN, ATA, WWF, ma non solo - prima di prender posizione ne discuteranno insieme. Ma nel frattempo, la Società ticinese per l’arte e la natura (STAN) ha diffuso una presa di posizione preliminare. Il documento arriva in risposta a diverse richieste da parte dei media, in quanto la STAN è l’unica associazione citata per nome nell’atto parlamentare. Pur prendendo atto che i promotori della mozione riconoscono il valore del diritto di ricorso in ambito ambientale, la STAN giudica “lesivo e scorretto l’accostamento del proprio nome” a espressioni come “uso sistematico e indiscriminato” e all’idea che si debba riservare il diritto solo ai casi di reale impatto ambientale. Un accostamento, si legge nella nota, che “danneggia la reputazione dell’associazione e ne mette in discussione la serietà e la competenza”. La STAN rivendica quindi il fondamento della propria azione su documenti riconosciuti a livello nazionale e internazionale, come le Carte ICOMOS, la Convenzione europea del paesaggio, le direttive della Commissione federale dei monumenti storici e gli inventari federali ISOS, IFP e IVS. Fonti, queste, utilizzate anche dall’UNESCO e dalle autorità svizzere. Infine, l’associazione contesta l’idea che vi sia un abuso sistematico dello strumento del ricorso: “la maggioranza dei ricorsi edilizi”, sottolinea, “proviene da privati cittadini, non da associazioni”. Anche nei dati relativi ai ricorsi presso il Consiglio di Stato, la quota STAN risulta marginale. Una presa di posizione collettiva delle associazioni ambientaliste ticinesi è inoltre attesa nei prossimi giorni.
