Ticino
Ecco la Dichiarazione di Lugano
Redazione
3 anni fa
Tutti gli aggiornamenti sull’evento internazionale che porta a Lugano personalità di spicco della diplomazia mondiale

Dopo la giornata inaugurale, si apre oggi il secondo giorno della Ukraine Recovery Conference (URC 2022). I partecipanti hanno firmato la cosiddetta “Dichiarazione di Lugano”, un documento che include i principi guida per il processo di ricostruzione del paese. Nel nostro live-ticker vi teniamo aggiornati su quello che succede attorno e durante questo evento particolare. Tutti i momenti salienti dell’evento anche in diretta su Teleticino e Radio 3i, dalle 08.00 alle 19.00.

La diretta di Teleticino

In breve i punti principali
- Al mattino i ministri e le organizzazioni internazionali hanno presentato la loro visione sugli argomenti esposti la giornata precedente in relazione al piano e al processo di ricostruzione dell’Ucraina.
- Attorno alle 11.00 il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha presentato i sette principi sanciti nella Dichiarazione di Lugano. Essi riguardano i temi delle riforme, del partenariato, della trasparenza, della partecipazione, dell’uguaglianza, della sostenibilità e dell’impegno di attori nazionali e internazionali.

- A mezzogiorno Cassis e il primo ministro ucraino Shmyhal hanno tenuto una conferenza stampa conclusiva sull’URC 2022. La conferenza vera e propria terminerà verso le 16.45.
- Le autorità cantonali hanno attivato una helpline telefonica per la popolazione (+41 (0) 848 14 95 95) per fornire tutte le informazioni necessarie. Disponibile anche un sito web (www.ti.ch/urc2022lugano) dove reperire informazioni.

La diretta

12.50 - Fine della conferenza stampa
Poco prima delle 13.00 si è conclusa la conferenza stampa conclusiva. Nel pomeriggio si aprirà il Forum economico, durante il quale le società ucraine potranno scoprire come essere coinvolti in progetti per la ricostruzione, mentre i rappresentanti politici potranno identificare potenziali partner. La conferenza di concluderà ufficialmente alle ore 16.45.

12.14 - Si guarda già all’URC 2024
Shmyhal: “Oggi abbiamo anche annunciato la proposta per l’URC 2024 e la Germania si è fatta avanti per ospitarla. Spero che tra due anni non si parlerà più della ricostuzione, ma si parlerà dell’intergazione in Europa dell’Ucraina”. I due interlocutori hanno poi lasciato spazio alle domande.

12.10 - Parla il primo ministro ucraino Denys Shmyhal
“L’Ucraina e i suoi partner in questi due giorni hanno iniziato una discussione allargata del piano per la ricostruzione post bellica del Paese. Questo dà un segnale importante alla nostra vittoria futura. Dobbiamo iniziare subito a lavorare per la ripresa. Lo Stato deve garantire alcuni servizi al paese. La seconda fase è il “fast recovery”, quindi la ricostruzione veloce che dovrebbe iniziare subito dopo la fine della guerra. Poi ci sarà una terza fase, la ricostruzione e la rinnovazione del paese, che dovrà considerare tutti gli standard europei e le nostre aspirazioni europee. Ora il governo dovrà stilare una mappa elettronica con tutti i danni subiti dal paese. In seguito si dovrà lavorare su questo per capire dove intervenire puntualmente. Vanno utilizzati i soldi degli oligarchi russi per ricostruire il paese perché l’aggressore dovrà pagare per i danni causati. Ogni aggressore dovrà sapere che prima o poi dovrà pagare per quanto fatto”.

12.06 - Cassis: “Tutti gli Stati hanno firmato la Dichiarazione”
A parlare per primo è il presidente della Confederazione Ignazio Cassis. “La Dichiarazione di Lugano è stata elaborata congiuntamente da Svizzera e Ucraina, insieme agli Stati partecipanti alla conferenza. Tutti gli Stati presenti hanno dichiarato sostegno alla Dichiarazione e prendono atto del piano di ricostruzione del paese. La conferenza ha voluto sottolineare l’importanza e il sostegno dei partner internazionali all’Ucraina. Stamattina abbiamo ricevuoto 35 dichiarazioni dai paesi e 11 dalle organizzaioni internazionali. Vorrei ringrazie l’UE per aver presentato la piattaforma per la ricostruzione e il Regno Unito per ospitare l’URC nel 2023. Continueremo ad accompagnare e sostenere l’Ucraina come partner di lunga durata. Abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci siamo prefissati. Per ora la pace resta un sogno. Ma a Lugano abbiamo fatto passo importanti sulla strada verso la ripresa dell’Ucraina. C’è la volontà di tutti per aiutare l’Ucraina a rilanciare il paese”.

12.00 - Inizia la conferenza stampa conclusiva

11.40 - Cassis riassume i punti della Dichiarazione di Lugano

11.15- Foto di famiglia
Tutti i partecipanti sono usciti nel giardino del Parco Ciani per scattare la foto di famiglia. Alle 12.00 è prevista la conferenza stampa conclusiva della conferenza.

11.10 - Il Regno Unito ospiterà la prossima URC
Al temine dei discorsi ha preso la parola Melinda Simmons, ambasciatrice britannica a Kiev. Proprio il Regno Unito ospiterà l’anno prossimo la sesta conferenza sull’Ucraina. “Ci dobbiamo concentrare sulla giustizia, dobbiamo far sì che l’attenzione nei confronti della ripresa e della ricostruzione non aspettino. Sono molto felice di poter essere stata parte di questa conferenza. È un grande onore poter ospitare l’URC nel 2023”.

11.06 - Parla il primo ministro ucraino Denys Shmyhal
“Vorrei ringraziare Cassis e von der Leyen per il sostegno dimostrato all’Ucraina. Abbiamo appena approvato una dichiarazione dove tutti capi di Stato si sono presi la responsabilità di aiutare l’Ucraina nel suo percorso di ricostruzione e voglio ringraziarvi da parte di tutto il popolo ucraino. Il progetto della ricostruzione è stato riconosciuto come un documento principale per la ricostruzione. Oggi tutti hanno appoggiato la creazione di questa piattaforma per realizzare il piano che abbiamo proposto. Iniziamo a lavorare su questo piano già fra 4 ore: abbiamo già organizzato una tavola rotonda per farlo. In 6 settimane, insieme a 3mila esperti, abbiamo creato il nostro piano di riforme, abbiamo presentato i piani di sviluppo per 24 settori. Ringrazio tutti quelli che ci lavoreranno e ci sosterranno. Spero che tra un anno si potrà parlare dei risultati concreti, dei progetti già realizzati”.

11.03 - Primo passo verso il rilancio dell’Ucraina
Cassis: “In questa conferenza guardiamo al futuro. La storia non si scrive da sé, ma viene fatta dalle decisioni e dalla volontà comune di superare i periodi scuri. Sono convinto che attraverso questa conferenza abbiamo fatto il primo passo verso il rilancio dell’Ucraina”.

11.00 - I 7 principi della Dichiarazione di Lugano
1. L’Ucraina guiderà il processo di ripresa, in collaborazione con tutti i partner
2. La ripresa, la resilienza e la continuazione delle riforme dipendono le une dalle altre
3. La trasparenza. Il processo vuole includere e garantire un sistema giudiziario indipendente, che combatta la corruzione
4. Il processo di ripresa non sarà centralizzato. Deve essere basato su una partecipazione democratica
5. Impegno di stakeholders. Il processo deve promuovere la partecipazione degli attori nazionali e internazionali
6. Uguaglianza: le minoranze non devono essere escluse. Il processe deve includere tutti
7. Sostenibilità: le riforme e le riprese non saranno limitate alle infrastrutture, ma comprenderanno anche gli aspetti ambientali, politici e economici sulla base dei principi per costruire al meglio il paese.

10.55 - Stilata la Dichiarazione di Lugano
Cassis: “Siamo riusciti a stilare la Dichiarazione di Lugano e a fissare i principi alla base di questa ripresa. Il fulcro della Dichiarazione sono 7 principi, che segnano l’inizio di un lungo processo di ripresa in Ucraina, definiscono i metodi per farlo e affermano che l’Ucraina guiderà questo processo. Collegano la ripresa alle riforme”.

10.50 - Un minuto di silenzio per commemorare le vittime
Salgono sul palco il presidente della Confederazione Ignazio Cassis e il primo ministro ucraino Denys Shmyhal. Prima dei discorsi, c’è un minuto di silenzio per commemorare le vittime del conflitto.

10.35 - Marco Chiesa, presidente nazionale UDC
Credo sia difficile oggi dire che l’Ucraina potrà avere, in futuro, gli stessi confini di prima”. Lo ha dichiarato il presidente dell’UDC Marco Chiesa, intervenuto nel Tg Speciale Ticinonews. “Seguendo il modello svizzero di democraziona diretta possiamo dare un grande contributo”. Purtroppo a Lugano, ha aggiunto Chiesa, “la parola pace non è mai stata pronunciata”.

10.30 - Si attende la presentazione della Dichiarazione di Lugano
Tra le 10.40 e 11.20 si concluderà la parte ufficiale e verrà presentata al pubblico la Dichiarazione di Lugano.

10.10 - Verso la conclusione delle dichiarazioni ufficiali
Si stanno concludendo le dichiarazioni ufficiali. Il punto d’attenzione maggiore è quello finanziario. I vari paesi devono dichiarare quanti soldi sono disposti a dare per la ricostruzione dell’Ucraina. Durante la sessione è intervenuto anche il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres: “La via per la ricostruzione è lunga, ma deve iniziare ora”, ha dichiarato durante il collegamento video.

Immagine Dfae
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09.27 - Raddoppia l’aiuto economico all’Ucraina da parte di Berna
La Svizzera, ha annunciato il presidente della Confederazione Ignazio Cassis, raddoppierà a 100 milioni di franchi gli aiuti all’Ucraina fino al 2023, di cui 15 milioni serviranno a sostenere l’economia digitale del Paese dell’Europa dell’Est. Nel piano di rilancio dell’Ucraina si parla di un totale di 750 miliardi di dollari. 150 per la ricostruzione dell’infrastruttura immobiliare del paese, 50 per la sicurezza, 5 per le scuole e la sanità.

08.30 - 7 passi per una nuova Ucraina
La NZZ ha potuto consultare la cosiddetta Dichiarazione di Lugano, che dovrebbe essere adottata oggi a mezzogiorno. Stando al quotidiano zurighese il documento è composto da 7 punti e non tutti i 39 stati e 15 organizzazioni internazionali che partecipano all’URC firmeranno la dichiarazione finale. Qui una breve rassegna stampa sull’URC 2022.

08.10 - Zelensky, la ricostruzione parte dal presente
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo consueto discorso televisivo notturno alla nazione, ha salutato lunedì come un “giorno molto importante”, commentando la conferenza dedicata alla ricostruzione dell’Ucraina a Lugano. Ma ha aggiunto che la ricostruzione dell’Ucraina dovrebbe andare oltre “il ripristino delle mura che avevamo e che sono state distrutte dai bombardamenti”. Zelensky ha avvertito che gli sforzi per la ripresa non dovrebbero concentrarsi solo sui prossimi anni ma anche sul presente. “Le forze ucraine hanno liberato più di mille centri dagli occupanti e ogni settimana ne vengono aggiunti di nuovi”. “Nel sud, tutti hanno subito una distruzione su larga scala. E questo significa anche la necessità di fondi colossali per il ripristino delle infrastrutture, per il ritorno della medicina e dei servizi sociali, per il ripristino della normale vita economica. Ci sono decine di migliaia di case distrutte solo nelle aree liberate”, ha detto, aggiungendo che “una parte significativa dell’economia è stata distrutta”. “Ecco perché la ripresa dell’Ucraina non riguarda solo ciò che deve essere fatto dopo, dopo la nostra vittoria, ma anche ciò che deve essere fatto in questo momento. E dobbiamo farlo insieme ai nostri partner, con l’intero mondo democratico. E farlo ora”, ha detto.

08.00 - Arrivano i primi convogli
I lavori della conferenza inizieranno verso le 08.30 e i primi convogli stanno giungendo verso la zona rossa. Per ora in città regna la tranquillità: c’è poco traffico e poca gente in giro.

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