Chi siederà in governo per la legislatura 2023-27 ha ora un nome e un volto: si tratta di Norman Gobbi (Lega dei Ticinesi), Claudio Zali (Lega dei Ticinesi), Raffaele De Rosa (Il Centro), Christian Vitta (Partito Liberale Radicale) e Marina Carobbio Guscetti (Partito Socialista). I ticinesi hanno dunque deciso di confermare gli uscenti ed eleggere la rappresentante del Partito Socialista che lascerà il proprio seggio al Consiglio degli Stati per entrare a Palazzo delle Orsoline. 

La ripartizione dei seggi sarà la seguente: due alla Lega dei Ticinesi e uno a Il Centro, PLR e PS.

A livello di voti l'alleanza Lega-UDC è prima in Ticino con il 27.6% delle preferenze (-0.23% rispetto al 2019). Segue PLR, con il 22.9% (-1.55%), Il Centro, con il 18.3% (+0.07%) e PS-Verdi con il 17% dei voti (-4.35%). Avanti con Ticino&Lavoro ha ottenuto il 5.2% dei voti, HelvEthica Ticino il 2.3%, Più Donne l'1.9% (+0.02%), Partito Comunista e POP l'1.7% (+0.66%). La partecipazione si è fermata al 56,0%, il dato più basso di sempre.

A Locarno la lista più votata è stata la Lega-Udc (24,25%), seguono il Plr (21,81%), Ps-Verdi (21,78%), il Centro (17,85%). I cinque candidati più votati sul Verbano sono stati Christian Vitta (2332), Gobbi (2273), De Rosa (1987), Carobbio (1937) e Zali (1831).

La lista che nella cittadina di confine ha ottenuto il consenso massimo è il Plr (25,45%), segue Lega-Udc (24,7%), il Centro (17,95%), Ps-Verdi (16,75%). I cinque candidati più votati sono Christian Vitta (1119), Norman Gobbi (959), Andrea Rigamonti (883), Claudio Zali (868) e il candidato "di casa" del Centro, Giorgio Fonio (848).

Nel comune di Raffaele De Rosa, il consigliere di Stato uscente del Centro è stato quello più votato, con 1401 suffragi. Anche la lista del Centro ha raccolto il numero più alto di voti, con il 33,2%. Seguono Lega-Udc (24,9%), Plr (18,2%) e Ps-Verdi (12,3%). Dopo De Rosa, i candidati più votati sono stati Norman Gobbi (804 voti), Christian Vitta (757), Claudio Zali (635) e Piero Marchesi (525).

Piero Marchesi è il candidato più votato nel suo comune, dove ha raccolto 691 voti, esattamente 100 in più rispetto al suo "rivale" Claudio Zali (591). Al terzo posto Norman Gobbi (567). Concludono Christian Vitta (520) e Raffaele de Rosa (417). Per quanto riguarda i partiti la lista più votata è Lega-UDC (35,3%). Seguono PLR (17,7%), PS-Verdi (17.7%), Il Centro (15,4%). 

A Mendrisio la Lista Lega-UDC è al primo posto, con il 24,26% delle preferenze. Seguono Il Centro (23,1%), PLR (22,6%), Socialisti-Verdi (16,7%). Per quanto riguarda i candidati, al primo posto c'è Christian Vitta (3'117). Seguono Raffaele de Rosa (3'034), Norman Gobbi (2'784), Claudio Zali (2'488) e Piero Marchesi (2'094). Il candidato di Mendrisio Maurizio Agustoni ha ottenuto 2'013 voti: è stato il terzo più votato sulla lista de Il Centro. 

La più votata è l'alleanza Lega-UDC con il 25.7% dei voti, segue il PLR con il 24.85% e Il Centro con il 21.1%. Al quarto posto la lista PS-Verdi con il 16.15%. 

Nel comune rivierasco il più votato è stato Christian Vitta con 1'177 voti, seguono Raffaele De Rosa (1'157), Norman Gobbi (1'017) e Claudio Zali con 861. Alessandra Gianella è la quinta più votata con 737 preferenze.

Dopo qualche ora di testa a testa, la distanza fra Claudio Zali e Piero Marchesi si sta allungando a favore del leghista. "Un mio recupero è abbastanza inverosimile", ammette Piero Marchesi (Udc). "I voti raccolti purtroppo non sono abbastanza per superare Claudio Zali, il secondo più votato in lista. È vero che c'è stato un po' di nervosismo interno, ma questo ha portato consensi alla lista". Sul perché stia perdendo di fronte a Claudio Zali, Marchesi afferma che "battere un uscente è difficile, soprattutto se non ha commesso grossi errori".

A Lugano, città più popolosa, la lista Lega-Udc è prima con 31,2% (-0,2% rispetto al 2019), segue il Plr con il 21,5% (-2,4%), la lista Ps-Verdi con il 17,1% (-4,0%), il Centro con il 14,35% (-0,4%). I candidati più votati, in termini assoluti, sono Norman Gobbi (9429), Claudio Zali (9114), Vitta (8881), Piero Marchesi (7286) e Boris Bignasca (6696).

"Ringrazio gli elettori che hanno permesso di garantire un seggio progressista in Consiglio di Stato, ma soprattutto la prima rappresentante dell'area rosso-verde nel Governo ticinese. Da 8 anni mancava una donna in governo, è un risultato importante". La lista congiunta PS-Verdi non sta invece dando i risultati sperati. Per Carobbio Guscetti si tratta comunque di un "progetto sul medio-lungo termine, che non si esaurisce con un risultato elettorale. Siamo riusciti a mantenere questo seggio, che non era scontato".

Il Centro è il primo partito, con il 24.8% dei voti. Seguono, rispettivamente, le alleanze Lega-UDC (21.7%) e PS-Verdi (19.8%). Quarto partito il PLR con il 17.3% dei voti.

Dopo lo scrutinio di 60 comuni, fra cui Bellinzona (secondo comune ticinese per popolazione), la lista Lega-Udc si conferma quella più votata con il 27%. Seguono il Plr (23,7%), il Centro (18,4%) e la lista Ps-Verdi (17%). Quest'ultima lista ha visto il tracollo maggiore, con un -4,4% rispetto al 2019. La sorpresa di questa tornata elettorale è Avanti con Ticino e Lavoro, che raggiunge il 5,4%.

Dopo 60 comuni scrutinati, il Consiglio di Stato che si prefigura vede la riconferma dei quattro uscenti e l'ingresso di Marina Carobbio.

Il PLR è il primo partito, con il 34.15% di voti. Segue l'alleanza Lega-UDC, con il 23.4% e Il Centro con il 19.45%. Quarta l'alleanza PS-Verdi, con il 10% delle preferenze, segue Avanti con Ticino&Lavoro con il 6.8%.

"Abbiamo svuotato tutto il deposito delle schede per il Consiglio di Stato, possiamo così dire che stiamo seguendo la tempistica che ci eravamo prefissati". Lo ha dichiarato il cancelliere dello Stato poco dopo le 17.30 in un video pubblicato sul profilo Twitter del Servizio informazione e comunicazione del Consiglio di Stato.

Poco fa è stata superata la soglia dei 60 comuni scrutinati.

A Bellinzona il Plr ottiene il 24,6%, la lista Lega/Udc il 23%, terzi sono Ps-Verdi con il 20,1%, segue il Centro con il 17,9% e Avanti con Ticino e Lavoro al 5,6%. 

"Siamo molto contenti, è un risultato strepitoso che ricompensa il lavoro dei candidati e delle loro famiglie". Sono le parole di Amalia Mirante rilasciate a Ticinonews commentando i risultati parziali emersi da queste elezioni cantonali dopo 53 comuni scrutinati su 106 che vedono la lista Avanti con Ticino&Lavoro come quarto partito cantonale. "È una grande soddisfazione anche a livello personale, nonché la vittoria di un gruppo appena nato".

"Oggettivamente non era una lista di battaglia". L'ex presidente del Plr svizzero Fulvio Pelli descrive così la lista con la quale il suo partito si è presentato nella corsa al Consiglio di Stato. "I risultati migliori si fanno con le liste dove ci sono almeno due candidati che combattono per un seggio. Quando Vitta si ritirerà, si dovranno mettere in lista almeno tre candidati che ci credano fino in fondo. Inoltre, non capisco proprio perché non si riescano a mettere in una lista liberale almeno due donne. Le liste 'ipermaschili' annoiano".

Claudio Zali verso la rielezione. Il consigliere di Stato uscente leghista, stando alla terza proiezione diffusa dalla Rsi, dovrebbe avere la meglio sul compagno di lista Piero Marchesi (UDC), con il quale è stato impegnato con un intenso testa a testa. Nessuna novità per quanto concerne gli altri seggi in Governo. Si va verso una riconferma di Norman Gobbi (Lega/UDC), Christian Vitta (PLR) e Raffaele De Rosa (Il Centro). La "new entry" in Consiglio di Stato sarà verosimilmente Marina Carobbio Guscetti (PS/Verdi).

A livello di partiti, confermata in leggera crescita Lega/UDC, mentre con i 4 punti in meno di PS e Verdi vi sarebbe il sorpasso da parte de Il Centro. Avanti con Ticino & Lavoro al 4,8%.

Il presidente del Plr Alessandro Speziali è molto soddisfatto, anche se non sorpreso, dai risultati che sta ottenendo Christian Vitta. Il discorso è diverso per i voti di lista: "Non ci nascondiamo dietro a un dito. C'è una flessione. Forse stiamo pagando la nostra incapacità di rompere l'agenda politica e mediatica durante la campagna". Lo sguardo è però già rivolto alla giornata di domani, "quando speriamo ancora di migliorare di un seggio la nostra presenza in Parlamento. Questo è il nostro obiettivo: se dovessimo mancarlo, non cercheremo scuse".

All'osservazione che il Plr avrebbe presentato una lista debole e poco coraggiosa e che quindi il suo calo sarebbe da ricondurre anche a questo, Speziali risponde: "Ci sono più modi per definire come coraggiosa una lista: la nostra era per tre quinti nuova e questo, per il futuro, ci garantisce rinnovamento".

Norman Gobbi non è stato il più votato nella "sua" Airolo. Il consigliere di Stato leghista uscente ha ottenuto 507 voti, 17 in meno del centrista Raffaele De Rosa, il più votato. Terzo il liberale Christian Vitta (456). 

A livello di partiti, primeggia il Centro con il 30.99%. Subito dietro l'Alleanza Lega-UDD con il 30.82%. Completa il "podio" il PLR (25.33%). Decisamente staccati. al quarto posto, PS-Verdi (8.97%).