
Una mappa interattiva contro il caro carburante. È l’idea lanciata dal Tcs, che propone una piattaforma online con la quale è possibile confrontare i prezzi delle differenti stazioni di benzina. “Si tratta di una piattaforma partecipativa”, spiega a Ticinonews il portavoce del Tcs Massimo Gonnella. “Ogni cittadino può consultare gratuitamente i dati che vengono forniti o addirittura inserirli lui, se non ne esistono ancora per una certa stazione di servizio”. Non solo: c’è anche la possibilità di correggere o confermare le cifre già registrate. Gli utenti devono quindi dare una mano per arricchire questa banca dati. “Tutti possono riportare le tariffe dei vari distributori e così facendo aiutano anche gli altri cittadini a poter usufruire di questo servizio e a trovare la stazione in prossimità che propone i prezzi più convenienti”.
Come funziona
Per consultare i dati non occorre registrarsi: è sufficiente accedere al sito e individuare la propria posizione con il sistema di geolocalizzazione. A quel punto compariranno tutte le stazioni in prossimità con i prezzi attuali. Se invece si desidera riportare o confermare una tariffa “bisogna registrarsi e, una volta completata questa operazione, si possono poi inserire i prezzi delle colonnine della stazione in cui ci si trova”.
I dati emersi
Questa comparazione su scala nazionale ha già fatto emergere alcuni elementi interessanti. “Le differenze possono arrivare fino a 30 centesimi, anche se naturalmente una persona che abita, ad esempio, a Ginevra non guarda a Sciaffusa o a Basilea per fare il pieno”, prosegue Gonnella. “Anche a livello locale, però, in questi primi giorni stiamo vedendo che a poche centinaia di metri di distanza possono esserci variazioni importanti, magari di 10-15 centesimi”. Ed è chiaro che “facendo il pieno con una differenza di 10-15 centesimi, il risparmio è notevole”. Per quanto concerne i cambiamenti da una regione all’altra “è difficile fornire questo tipo di informazione, perché i prezzi delle colonnine possono variare da un giorno all’altro. Ogni stazione di servizio pratica la sua politica dei prezzi e quindi sceglie liberamente quale tariffa praticare”. Può accadere che una persona stasera si trovi a Lugano e individui la stazione meno cara, “ma quella già domani potrebbe non esserlo più, perché forse un’altra ha modificato il prezzo durante la notte”. In linea di massima “si può dire che nei centri urbani tendenzialmente i costi sono un po’ più elevati rispetto alle zone di campagna. Questo è un dato che conoscevamo e che viene adesso confermato dai primi riscontri”, conclude Gonnella.
Per i distributori la "situazione è sempre difficile"
La differenza che pesa di più è però quella con i prezzi dei distributori d'Oltreconfine, soprattutto in un momento storico nel quale il costo del carburante vola. Il picco è stato raggiunto in Ticino ad aprile: la benzina senza piombo 95 ha toccato i 2,20 franchi al litro, mentre il diesel ha sfiorato i 2,50. Nell'ultimo periodo i prezzi sono scesi e ora veleggiano rispettivamente a circa 1,80 franchi al litro e 2,10 franchi al litro. La situazione resta comunque critica per i distributori ticinesi. “Noi abbiamo vissuto, dal mese di marzo, con l’introduzione dello sconto sulle accise nella vicina Italia, una situazione estremamente difficile, dove nelle zone di confine i volumi sono diminuiti del 70-80-90 per cento”, afferma ai microfoni di Ticinonews Luca Giampaolo, amministratore delegato di City Carburoil. "Sull'insieme del territorio ticinese, rispetto al 2019 il calo dei volumi erogati raggiunge il 50%".
Il taglio sullo sconto "è un passo nella giusta direzione"
Un assist involontario potrebbe però arrivare da Roma: lo sconto sui prezzi dei carburanti in Italia sarà infatti quasi dimezzato a partire da giovedì 1° dicembre. Giampaolo non si fa però troppe illusioni: "Il taglio non ci riporterà ai volumi che conoscevamo, ma è almeno un passo nella giusta direzione. La situazione resta tesa, vedremo cosa succederà in futuro".