
La notizia è giunta da Berna poco prima che a Bellinzona iniziasse la conferenza stampa delle autorità cantonali. Il Consiglio federale ha ordinato al Datec di stilare un messaggio per un aiuto finanziario straordinario alla Vallemaggia, duramente colpita dall'alluvione di fine giugno 2024. L'iter parlamentare è ancora lungo e tutto potrebbe cambiare, ma questo passo è stato subito salutato positivamente a Sud delle Alpi. "Siamo soddisfatti della decisione del Consiglio federale", ha commentato il direttore del Dfe, Christian Vitta. "Fin da subito, abbiamo chiesto alla Confederazione un aiuto supplementare rispetto a quanto previsto. Abbiamo anche incontrato Albert Rösti e dopo questo colloquio ci sono stati contatti intensi e regolari affinché si giungesse alla decisione comunicata oggi". Il "ministro" cantonale Plr ha voluto aggiungere: "Permettetemi di sottolineare il ruolo giocato dal consigliere federale Ignazio Cassis che su questi temi è sempre rimasto in contatto con noi, sebbene non fosse direttamente competente sul dossier. Ha portato in Consiglio federale la sensibilità e la voce del Canton Ticino".
Zali: "Mi congratulo con Christian"
Claudio Zali ha invece dato metaforicamente una pacca sulle spalle al collega Vitta: "Mi congratulo con Christian. È il principale artefice di questo risultato. Per quasi un anno abbiamo lavorato costantemente per arrivarci".
Obiettivo sostenibilità finanziaria dei Comuni
Se Berna nei prossimi mesi sarà impegnata a definire ed eventualmente sbloccare aiuti straordinari per le valli colpite dall'alluvione, nei prossimi giorni il Consiglio di Stato presenterà il messaggio che prevede aiuti cantonali. "I due comuni di Cevio e Lavizzara, finanziariamente fragili, non saranno lasciati soli e riusciranno a uscire da questa fase con una situazione stabile e sostenibile", ha promesso Vitta.
In luglio costruzione del nuovo ponte
Se accettati dal parlamento, gli aiuti cantonali costituiranno solo una prima tranche. Il credito prevede un sostegno di circa 25 milioni di franchi, "ma il Ticino sarà chiamato ad affrontare uno sforzo di complessivi 50 milioni", ha precisato il direttore del Dfe. Il messaggio che sarà presentato a breve prevede, tra le altre cose, 13 milioni destinati al patrimonio stradale, 3,5 milioni quale sussidio cantonale per le misure urgenti di sistemazione idraulica, 3,1 milioni per la copertura dei costi di ripristino urgenti o già noti e per le opere di migliorie strutturali e 2,1 milioni quale sussidio cantonale per il ripristino delle infrastrutture di approvvigionamento idrico e di smaltimento delle acque. Nel credito non è inclusa la costruzione del nuovo ponte di Visletto, sul fiume Maggia. I lavori, ha fatto sapere Zali, inizieranno il 7 luglio e il loro termine è previsto per novembre 2026.