
Il gioco d'azzardo patologico cresce e si fa sempre più complesso, anche in Ticino. Una problematica che colpisce soprattutto i giovani e ora anche gli over 65 anni. Per questo motivo, il Gruppo Azzardo Ticino ha deciso di unire le sue forze a quelle della Fondazione Ingrado per meglio rispondere a questa situazione. Ticinonews ne ha parlato con la direttrice di quest'ultimo ente, Karin Gianola.
"Gioco online e pandemia: due fattori scatenanti"
In passato non era possibile giocare d'azzardo online, mentre oggi basta uno smartphone per scommettere su qualsiasi cosa ovunque ci si trovi. Dal 2019 è infatti entrata in vigore la nuova legge sui giochi in denaro "e questo, unito alla pandemia, ha portato ad un aumento importante del numero dei giocatori d'azzardo", ha spiegato Gianola, spiegando come alcune persone "abbiamo riempito così il tempo libero durante l'isolamento". Una situazione "in cui controllarsi diventa più difficile perché tutto è fruibile in ogni momento".
La linea che separa un gioco da una dipendenza
Il confine "è molto sottile. Purtroppo ci si rende conto di averlo superato quando è tardi. Tendenzialmente questo momento arriva quando una persona tende a isolarsi, a diminuire le uscite, a non socializzare, a indebitarsi per poter giocare online". Queste sono alcune caratteristiche di un giocatore patologico, ma non solo le sole, perché anche "aggressività e insonnia sono indicatori importanti a cui prestare attenzione".