
Ha suscitato un certo malumore tra alcuni consiglieri comunali bellinzonesi la scelta del Municipio di affidare all'avvocato Marco Bertoli il mandato per far luce sulla situazione di malessere maturata in seno al Settore Attività sociali e all’Autorità regionale di protezione 15 (ARP). Il tema è infatti finito al centro di un'interrogazione di firmata da Lorenza Giorla-Röhrenbach (Verdi - FA - Indipendenti), Claudio Buletti (Unità di sinistra), Claudio Tettamanti (Unità di sinistra), Manuel Donati (Lega-Udc), Martino Colombo (MPS-Indipendenti) e Maura Mossi-Nembrini (Avanti con Ticino&Lavoro, Più Donne, Il Noce). Il motivo? Il legale, stando a quanto scritto da La Regione, "risulta indagato per il reato di violazione del segreto d’ufficio nell’ambito di una procedura condotta dalla procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis. L’indagine è legata a un incarico analogo affidatogli tre anni fa dal Municipio di Locarno, per verificare il clima di lavoro nella Polizia comunale della città".
Le domande
Sei le domande poste all'esecutivo bellinzonese.
La prima replica del Municipio
Interpellato dal foglio bellinzonese, l'esecutivo spiega che l'incarica è stato affidato a Bertoli "poiché è una persona competente ed esperta per un'inchiesta di questo tipo". Mentre su quanto avvenuto in passato "non intende commentare controversie personale scaturite da precedenti situazioni, senza che queste abbiamo alcuna relazioni con il presente procedimenti amministrativo". Questo anche perché "non si tratta né di un procedimento penale o di un processo civile, ma di un'inchiesta amministrativa che ha l'obiettivo di approfondire e verificare le situazioni evocate dal rapporto del Laboratorio di psicopatologia del lavoro".