Giudiziaria
Delitto di Aurigeno, scatta l'ora del giudizio
©Chiara Zocchetti
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Redazione
9 ore fa
Si apre questa mattina il processo a carico del 44enne che a maggio 2023 uccise a colpi di pistola il custode del Centro scolastico Ronchini di Aurigeno. Alla sbarra anche le due persone accusate di aver contributo alla vendita dell'arma.

Questa mattina alle 9:30, di fronte alla Corte delle Assise criminali a Lugano, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, inizia il processo a carico dell'autore del delitto di Aurigeno. L'uomo, ricordiamo, l'11 maggio 2023 uccise con tre colpi d'arma da fuoco il custode del Centro Scolastico Ronchini di Aurigeno. I principali addebiti, ricordava il Ministero pubblico a dicembre dello scorso anno, quando ha comunicato il rinvio a giudizio del 44enne, sono di assassinio, subordinatamente omicidio intenzionale, ed esposizione a pericolo della vita altrui. Inoltre, in relazione al ritrovamento a fine settembre 2022 in un prato, sempre ad Aurigeno, di alcune bottiglie contenenti del materiale infiammabile, il 44enne dovrà rispondere anche dell'imputazione di atti preparatori punibili di incendio intenzionale.

Alla sbarra anche altre due persone

Rinviati a giudizio con medesimo atto d'accusa anche un 33enne cittadino svizzero domiciliato nel Bellinzonese e una 33enne svizzera del Locarnese (nel frattempo rilasciata). I due, con ruoli differenti, sono accusati di aver contribuito alla vendita al 44enne della pistola poi utilizzata ad Aurigeno. Oltre all'accusa di complicità in assassinio, il 33enne dovrà infine rispondere di ripetuto furto e ripetuta complicità in furto aggravato, ripetuta violazione di domicilio e ripetuto danneggiamento, in relazione a fatti avvenuti a partire dal 2019, in cui il 33enne è sospettato di essere coinvolto.

Il dramma di Aurigeno

L'11 maggio di due anni fa, nelle prime ore del pomeriggio, l'allora 42enne è entrato all’interno del Centro Scolastico Ronchini e ha esploso alcuni colpi d’arma da fuoco contro il custode dell’istituto, un 41enne cittadino svizzero domiciliato in Vallemaggia. Nonostante i tentativi di rianimazione, il bidello è deceduto a causa delle gravi ferite riportate, mentre il suo assalitore, fuggito a bordo di un’auto, è stato fermato attorno alle 14.30 in un supermercato di Losone. La vittima, ricordiamo, aveva una relazione con l'ex compagna dell'oggi 44enne.