Ticino
Circonvallazione Agno-Bioggio, spuntano due interrogazioni
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Redazione
22 giorni fa
I granconsiglieri Matteo Quadranti (Plr) e Andrea Giudici (Udc) interrogano il Consiglio di Stato alla luce delle nuove informazioni emerse oggi. "Si prevede di presentare un messaggio aggiornato che preveda la versione interrata del progetto?"

È notizia di oggi: il Consiglio federale ha indicato che un cofinanziamento da parte della Confederazione - tramite il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA) - potrebbe coprire tra il 30 % e il 50% dei costi della circonvallazione Agno-Bioggio, qualora si optasse per soluzioni infrastrutturali meglio integrate, in particolare con tratti interrati. Una notizia che ha suscitato reazioni, ma anche domande, come quelle formulate dai deputati Matteo Quadranti (Plr) e Andrea Giudici (Udc), in due interrogazioni distinte inoltrate al Consiglio di Stato.

Quadranti: "Ritirare l'attuale progetto?"

Alla luce di questa nuova prospettiva finanziaria, che permetterebbe di conciliare mobilità, qualità di vita e tutela del territorio, “sorgono interrogativi sull’opportunità di procedere con l’attuale versione del progetto, come richiesto anche dai Comuni della regione del Malcantone”, scrive Quadranti nel suo atto parlamentare. Il granconsigliere Plr chiede quindi all’Esecutivo se non ritiene opportuno ritirare l’attuale progetto e se è disposto a presentare al Gran Consiglio un messaggio aggiornato, comparando la soluzione attuale con una variante interrata meno impattante, "che garantisca maggiore qualità di vita alla cittadinanza e cofinanziata dalla Confederazione". Quadranti domanda anche al Governo come intende coinvolgere i Comuni e la popolazione del Malcantone in un’eventuale ridefinizione del progetto, oltre ai sondaggi già previsti e rivolti alla popolazione.

La "smentita" del Governo

"Esiste una variante in sotterranea, già progettata dal Cantone, che interessa il tratto compreso tra l'aeroporto di Lugano-Agno e il raccordo con il Vallone", ricorda Giudici nella sua interrogazione. Tale soluzione "condivisa a livello politico e istituzionale locale, consentirebbe di salvaguardare il territorio e la qualità di vita, evitando nuove cesure nel paesaggio e la perdita di spazi verdi". Tuttavia, a causa del sovraccosto stimato in oltre 200 milioni di franchi, che porterebbe il costo complessivo dell'opera a circa 550 milioni, "questa opzione è stata abbandonata dal Dipartimento del Territorio". Il direttore del DT Claudio Zali "ha in più occasioni affermato che la Confederazione non avrebbe concesso un contributo finanziario alla realizzazione del progetto". Il Consiglio federale "ha però recentemente smentito questa affermazione".

Le domande

Giudici chiede quindi al Consiglio di Stato se ha valutato la realizzazione della variante sotterranea del progetto della circonvallazione Agno-Bioggio (se no per quale motivo), "perché non sono stati richiesti i sussidi a Berna per la variante sotterranea e nemmeno per quella fuori terra, e come giustifica il fatto che il direttore del DT abbia sostenuto in modo categorico che la Confederazione non finanzia la Circonvallazione, quando il Consiglio federale, di principio, sostiene il contrario". Vista la risposta dell'Esecutivo federale, "il Consiglio di Stato intende attivarsi, visto che la Confederazione finanzierebbe l'opera di principio per il 30%/50% (150-250 milioni), per la richiesta di realizzazione della circonvallazione Agno-Bioggio nella versione interrata?" In considerazione di questa nuova informazione, "intende il Governo cantonale ritirare il messaggio per presentarne uno che preveda la versione interrata, come richiesto dai Comuni del Malcantone?"

 

I tag di questo articolo