Ticino
Circonvallazione Agno-Bioggio, Marchesi: "Zali si è rifiutato di chiedere il contributo a Berna"
© Ticinonews
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Redazione
2 ore fa
Secondo il consigliere nazionale democentrista, la risposta del Consiglio federale smentisce quanto detto in giugno dal Consiglio di Stato. "Adesso bisogna ritirare l'attuale messaggio e riesumare il progetto interrato".

È una strada lunga e impervia quella della circonvallazione Agno-Bioggio, fatta di progetti respinti, ritirati, che ad oggi hanno portato a un nulla di fatto. Qualcosa, però, si è mosso. Con una risposta ufficiale all’interpellanza del consigliere nazionale UDC Piero Marchesi, il Consiglio federale conferma che la Confederazione potrebbe coprire tra il 30 e il 50% dei costi attingendo dal Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato. “Il Governo ha di fatto confermato quanto sospettavo, ovvero che per un progetto come la circonvallazione Agno-Bioggio, la Confederazione può entrare in materia di un finanziamento", afferma Marchesi ai microfoni di Ticinonews. "Bisogna chiaramente rispettare tutta una serie di parametri. Il problema è che il Dipartimento del Territorio, e Claudio Zali in particolare, si è di fatto rifiutato di chiedere questo contributo, arrivando a una situazione in cui si ipotizza che si perdano diversi milioni, che potrebbero invece venire a sostegno di questo progetto. Lo trovo piuttosto scandaloso". La risposta del Consiglio federale "contraddice il Consiglio di Stato, il quale a giugno aveva detto ‘Berna non finanzia la circonvallazione’”.

"Riesumare la variante interrata"

Secondo Marchesi il messaggio attuale andrebbe ritirato. "Visto che il progetto interrato è già stato elaborato, andrebbe riesumato e bisognerebbe poi andare con quello a Berna a chiedere i sussidi. Sarà nell’ambito del prossimo piano di agglomerato, va bene, ma se si vuole portare avanti un'opera di questo tipo, la cui versione in superficie è già contestata dai Comuni, e non si chiedono i contributi alla Confederazione per interrare, vuol dire che non si riesce a proseguire". La preoccupazione "è che se si insiste con questa variante esterna, ci si scontrerà prima o poi contro il muro dei Comuni e di una votazione popolare”.

Lombardi: "Berna segnala che c’è una disponibilità"

Si punta quindi alla prossima generazione di programmi d’agglomerato, attesa per il 2029. Disponibilità da Berna accolta positivamente dal presidente della Commissione regionale dei trasporti del Luganese, Filippo Lombardi. “La CRTL aveva proposto la circonvallazione nel PAL 2, ma Berna rispose che non era finanziabile nel quadro dei programmi di agglomerato, in quanto non era abbastanza giustificata la sua utilità nell'ambito di un programma di agglomerato. Non si parlava d'altronde ancora di interramento”, spiega Lombardi. Adesso “la Confederazione segnala che c’è una disponibilità. Bene, noi sappiamo che l’anno prossimo dovremo cominciare a preparare il PAL di sesta generazione e questa notizia ci spingerà, penso, a riprovare questa strada nel PAL6”.




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