
Sospendere il messaggio governativo relativo al nuovo tracciato della circonvallazione Agno-Bioggio e ripensare il progetto privilegiando una soluzione interamente in galleria. È il contenuto di un'interrogazione inoltrata al Consiglio di Stato da Raide Bassi (prima firmataria), Lara Filippini, Aline Prada, Roberta Solda;, Andrea Giudici, Alain Bühler, Sergio Morisoli. Il progetto presentato dal Dipartimento del territorio, si legge nel testo, "solleva più di una perplessità sia sul piano della sostenibilità territoriale, sia per quanto riguarda l'efficacia risolutiva del problema del traffico nel Malcantone". La circonvallazione proposta, continuano i democentristi, "rappresenta un intervento localizzato, che si limita a deviare il traffico dagli abitati di Agno e Bioggio senza risolvere in modo strutturale e duraturo il problema del traffico di attraversamento, proveniente principalmente da Ponte Tresa, Cremenaga, Fornasette e diretto verso Lugano. Inoltre, non si può ignorare il notevole impatto estetico e ambientale dell’opera - in particolare lungo le sponde del Vedeggio - in una regione di pregio paesaggistico e residenziale". Inoltre "va considerato l’aspetto critico della gestione del cantiere: l’attuale configurazione della Strada Regina non appare in grado di sopportare i flussi veicolari durante i lunghi anni di lavori previsti, il che rischia di paralizzare la mobilità dell’intera regione".
I vantaggi di una galleria
"Alla luce di queste considerazioni, appare opportuno chiedersi se non sia giunto il momento di ripensare ad una soluzione interamente in galleria, tra Manno e Croglio (Madonnone). Un tracciato sotterraneo – seppur più oneroso in termini finanziari – offrirebbe evidenti vantaggi sul piano della viabilità, dell’ambiente e del territorio, spostando il traffico di transito fuori dagli insediamenti abitati e garantendo un beneficio reale e duraturo a tutta la regione".
Le domande
Tre le domande poste al Consiglio di Stato: