Malcantone
Circonvallazione Agno-Bioggio, "avanti malgrado la contrarietà dei Comuni?"
Redazione
un giorno fa
Alcuni deputati PLR chiedono al Consiglio di Stato come spiega la decisione di portare avanti il progetto in superficie della CAB “pur essendo perfettamente a conoscenza della contrarietà espressa in modo compatto dalla Conferenza dei Sindaci del Malcantone”.

Il progetto della circonvallazione Agno-Bioggio (CAB) nella sua nuova versione in superficie, presentato la scorsa settimana, continua a fare discutere. A riaccendere nuovamente i riflettori sul tema un’interrogazione di alcuni granconsiglieri PLR (prima firmataria Roberta Passardi), in cui si ricorda che fin dalle prime fasi del processo numerosi Comuni della regione, tramite la Conferenza dei Sindaci del Malcantone, “hanno espresso in maniera chiara e ripetuta la propria contrarietà a questa variante progettuale in superficie, perché ritenuta impattante dal profilo ambientale e paesaggistico”.

I dubbi degli interroganti

Tale posizione “è stata comunicata al consigliere di Stato Claudio Zali in più occasioni, l’ultima in ordine di tempo il 16 maggio 2025 tramite missiva al direttore del DT”. Nonostante questa contrarietà compatta “il progetto in superficie è stato comunque portato avanti dal Dipartimento del territorio, con la conseguente pubblicazione del messaggio e l'annuncio di un imminente sondaggio rivolto a una parte della popolazione”. A questo proposito, “colpisce la scelta dei Comuni coinvolti nel sondaggio promosso dal Cantone: esso risulta infatti limitato ai soli Agno, Bioggio e Magliaso”. Quest’ultimo, peraltro, “non è nemmeno direttamente toccato dal tracciato della nuova infrastruttura. Se si è deciso di includere Magliaso per criteri di prossimità o di presunto interesse, sarebbe logico allora estendere il sondaggio anche ad altri Comuni malcantonesi limitrofi, come Caslano e Tresa, se non a tutta la regione, trattandosi di un'opera di portata chiaramente regionale”. Infine, durante una recente conferenza stampa, “lo stesso Zali ha ammesso che ci si attende un elevato numero di ricorsi da parte di privati toccati dall'opera, il che fa sorgere ulteriori interrogativi sulla solidità e sulla reale fattibilità di questo progetto nella forma proposta”.

Le domande

Si chiede quindi al Consiglio di Stato come spiega la decisione di portare avanti il progetto in superficie della CAB “pur essendo perfettamente a conoscenza della contrarietà espressa in modo compatto dalla Conferenza dei Sindaci del Malcantone”, e per quali ragioni il sondaggio promosso dal Cantone è stato limitato ai soli Comuni di Agno, Bioggio e Magliaso, e non esteso all’intera regione, “considerato che l’opera è di interesse e impatto regionale”. E ancora: “In base a quali criteri è stato incluso Magliaso nel sondaggio, nonostante il fatto che il territorio comunale non sia direttamente toccato dal tracciato dell’opera?” Gli interroganti vogliono anche sapere se, considerata la dichiarazione pubblica di Zali in merito al prevedibile elevato numero di ricorsi da parte di privati toccati dall’opera e la contrarietà manifesta dei Comuni del Malcantone, il Consiglio di Stato “non ritiene che vi sia già un serio rischio che il progetto, così come oggi concepito, sia destinato al fallimento”. Infine, si domanda se corrisponde al vero che il Cantone, per il tramite del Direttore del DT, non abbia formulato alcuna richiesta di sussidio dell’opera da parte della Confederazione.

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