Ticino
“Ci prepariamo al peggio”
L’incendio sul Monte Gambarogno ha raggiunto dimensioni notevoli e le condizioni metereologiche nel pomeriggio dovrebbero peggiorare. Il comandante dei pompieri di Bellinzona: “La situazione è molto critica”

“La situazione è molto complicata, ci prepariamo al peggio”. Con queste parole il comandante dei pompieri di Bellinzona, Samuele Barenco, ha commentato in diretta a Ticinonews il grosso e terribile incendio che è scoppiato circa 30 ore fa sul Monte Gambarogno. La zona interessata è molto vasta e nella notte, quando i pompieri hanno dovuto forzatamente interrompere i lavori di spegnimento dell’area boschiva, la situazione è peggiorata.

L’estensione è aumentata
“L’incendio ha assunto dimensioni importanti e l’estensione è aumentata. Il peggio dovrebbe arrivare nel pomeriggio”, spiega Barenco. Il rogo – lo ribadiamo – è di grosse dimensioni e richiede giocoforza l’ausilio dei mezzi aerei che stando quanto sottolineato dal comandante dei pompieri sono 6 in totale quelli impiegati, 4 aerei civili e 2 dell’esercito.

Condizioni sfavorevoli
Le condizioni metereologiche, così come quelle del terreno secco, non aiutano i lavori di spegnimento. “Il grande problema è il vento che nelle prossime ore sarà più intenso e tempestoso”, sottolinea preoccupato Barenco. Nel corso della giornata, ad ogni modo, i pompieri continueranno a lavorare ma – come successo ieri sera – al calar del giorno saranno obbligati a fermare il dispositivo. “Lavorare durante la notte non è molto efficace e non è sicuro, per questo si cerca di mantenere la presenza laddove la sicurezza lo permette”, spiega.

In allerta anche la parte italiana
La frazione di Indemini ieri sera è stata evacuata per sicurezza. L’incendio – ha sottolineato Barenco “è distante dalle case ma il fumo è intenso e in ogni caso non possiamo escludere che il fuoco arrivi a breve alle porte del paese”. Da ieri la Polizia cantonale ha iniziato anche una collaborazione con le autorità italiane. Le fiamme, infatti, non conoscono confini e hanno obbligato l’evacuazione anche di Cangili, una frazione poco distante da Indemini ma sul versante italiano. “I nostri corrispondenti italiani sono già pronti e sono qui a poche centinaia di metri. Per il momento restano in attesa”, ha concluso Barenco.

In diretta dall’Alpe di Neggia

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