Gran Consiglio
Chiusa la discussione sull'"arrocchino": nessun passo indietro
©Gabriele Putzu
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Redazione
2 giorni fa
L'Ufficio presidenziale non ha fatto sua nessuna delle risoluzioni che chiedevano un passo indietro, nonostante le risposte fornite dall'Esecutivo non abbiano soddisfatto gli interpellanti.

Nessuna votazione nella seduta straordinaria di oggi del Gran Consiglio sul tema dell'“arrocchino”. L’Ufficio presidenziale, dopo che la maggioranza del Parlamento ha votato per una breve sospensione dei lavori, ha deciso di non fare propria nessuna delle tre risoluzioni proposte oggi. Due di queste, lo ricordiamo, chiedevano al Consiglio di Stato di rivedere o di fare un passo indietro sulla decisione. Una terza, a firma Lega, proponeva invece di procedere all’arrocco completo. La discussione sull'"arrocchino" risulta dunque chiusa.

La discussione

Ricordiamo che all'inizio della seduta straordinaria di oggi, tenutasi a Lugano al Palazzo dei Congressi, gli interpellanti hanno sollevato diversi interrogativi e questioni. “Il Consiglio di Stato ha screditato questa sessione sottolineando che l’arrocchino è di sua competenza, non siamo d’accordo”, ha esordito Giuseppe Sergi (Mps). “Non ci capacitiamo di come l’Esecutivo possa essere scivolato in un tale errore di comunicazione tanto scarna e poco trasparente”, ha dichiarato la democentrista Roberta Soldati, mentre il socialista Ivo Durisch ha affermato che il ruolo del Legislativo è anche quello di “evitare illeciti. Oggi non parliamo solo di arrocco, ma di democrazia. Nessuna decisione importante deve restare nascosta”. Per il Centro, Gianluca Padlina ha sollevato soprattutto interrogativi giuridici sul tipo di maggioranza necessario, “un problema che con uno scambio parziale di competenze non si pone”, ha però risposto Gobbi. A nome del Plr, contrario alla convocazione di una seduta straordinaria, Matteo Quadranti ha dapprima condannato “la politica quale performance” rinviando il giudizio ultimo al popolo, parlando però anche lui di “informazione poco trasparente” e sollevando infine quesiti sulla funzionalità.  

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