Ticino
"Che la scuola si faccia carico di ciò che succede nella società"
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Redazione
2 anni fa
La polemica dietro all'agenda scolastica si scatena anche quest'anno. Il collettivo "IO l'8 ogni giorno" manifesta a favore dell'autoaffermazione e contro i preconcetti sociali.

“Riteniamo che dietro questa polemica che ogni anno si scatena sull’agenda, ci sia una volontà ben precisa di riaffermare l’idea che esiste solo un certo tipo di famiglia, un certo tipo di identità, un certo tipo di funzionamento della società che vede gli uomini impegnati in determinate mansioni e le donne subalterne a svolgerne altre e all’interno di questo binarismo non c’è nessun altra possibilità", sostiene Angelica Lepori membro del collettivo "IO l'8 ogni giorno" che si è riunito quest'oggi in Piazza Indipendenza per manifestare, totalizzando un centinaio di persone presenti. "Quindi noi pensiamo", afferma l'interlocutrice a Ticinonews, "che alla base dell’animosità di questa polemica e anche di chi ha detto ‘bisogna essere sensibili e proteggere queste persone’ in realtà ci sia proprio questa volontà di negare l’esistenza di queste differenze e la possibilità a tutti di autodeterminarsi all’interno di questa società. Pensiamo che sia importante", aggiunge, "anche se magari in maniera simbolica e improvvisata, di scendere in piazza, perché abbiamo ricevuto alcune minacce, e non solo noi, e", conclude, "pensiamo che sia importante non stare zitte, farsi vedere e continuare la lotta per i diritti sociali e civili di tutte e di tutti.”

L'agenda scolastica come specchio della società?

È risaputo che il tema che viene affrontato nell'agenda scolastica è molto complesso, ma è giusto che a scuola se ne parli? Secondo la deputata MPS sì, la quale continua spiegando: "Noi pensiamo che a scuola già se ne parla, perché comunque i ragazzi e le ragazze portano quasi quotidianamente queste questioni all’interno della scuola anche se non sempre in maniera problematica ma tranquilla. Quindi la scuola di fatto già ne è coinvolta. Riteniamo", si appresta a concludere, "che sia importante che anche la scuola sia un luogo dove le persone possano sentirsi accolte e discutere di queste situazioni, prendendone atto. Poi, l’agenda in sé sono due vignette molto ‘sotf’, ma pensiamo che sia importante che la scuola, e ovviamente non solo lei, si faccia carico di ciò che succede nella società.”