Iniziativa parlamentare
Caso Dadò, l'MPS chiede la modifica della legge sui deputati
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Redazione
13 ore fa
In seguito alla denuncia penale aperta nei confronti del deputato de 'Il Centro' Fiorenzo Dadò, il Movimento per il Socialismo lancia un'iniziativa parlamentare per chiedere di modificare la LGC sull'immunità parlamentare: "La finalità è proprio quella di voler chiarire le cose per il futuro".

"I Granconsiglieri e le Granconsigliere non devono essere tenuti a rivelare le proprie fonti!". È con queste parole che Il Movimento per il Socialismo (Mps) propone una modifica legislativa in cui "i deputati hanno facoltà di non deporre dinanzi alle autorità in merito all’identità dell’autore o al contenuto e alle fonti delle loro informazioni". La richiesta dell'Mps nasce dalla vicenda che ha portato agli onori della cronaca il presidente cantonale de "Il Centro" Fiorenzo Dadò. Nei suoi confronti, ricordiamo, è stato aperto un procedimento penale per reati di falsità e denuncia mendace.  Questa procedura è uno strascico del cosiddetto 'caos TPC (Tribunale penale cantonale)', su cui, precisa l'MPS "ancora si attende una relazione completa di tutta la vicenda da parte del Consiglio della magistratura". A suo tempo Fiorenzo Dadò era, infatti, entrato in possesso di alcune immagini inadeguate inviate dall’allora presidente del Tribunale penale cantonale giudice Mauro Ermani a una segretaria amministrativa del medesimo Tpc. Fiorenzo Dadò aveva sostenuto di aver ricevuto una lettera anonima contenente tali immagini. Una dichiarazione che si è poi rivelata essere inesatta: così l’accusa di falsa testimonianza.

La richiesta

"Un deputato al Gran Consiglio, se interpellato in merito dall’autorità penale, si vede obbligato a comunicare le proprie fonti. Evidentemente se così è, il ruolo di vigilanza sulle istituzioni di ogni singolo parlamentare viene di molto affievolito", sostiene l'MPS in un comunicato. "Questa iniziativa si inserisce nella delicatissima relazione tra trasparenza e segreto. Se tutti sono d’accordo nell’affermare che un sistema totalmente segreto non è accettabile nella nostra cultura democratica, tanto che il Popolo ticinese ha adottato volutamente la legge sull’informazione e sulla trasparenza dello Stato del 15 marzo 2011 (LIT; RL 162.100), un sistema dalla trasparenza totale esporrebbe le singole persone a dinamiche estranee, segnatamente a ricatti o minacce o creerebbe comunque il terreno fertile a omertà e connivenze". In tal senso, il Movimento per il Socialismo, propone la modifica della legge sul Gran Consiglio e sui rapporti con il Consiglio di Stato (LGC) con l'Art. 51a Obbligo di non deporre dinanzi alle autorità' inserendo i seguenti tre punti: 'I deputati hanno facoltà di non deporre dinanzi alle autorità in merito all’identità dell’autore o al contenuto e alle fonti delle loro informazioni'; 'Il Gran Consiglio può revocare tale facoltà'; 'Si applicano per analogia le disposizioni sulla revoca dell’immunità parlamentare'.