
Nessun ricorso. È quanto ha deciso il Ministero pubblico in merito alla sentenza emessa il 9 maggio dalla Corte di appello e di revisione penale, che ha prosciolto i vertici della Casa anziani di Sementina per il presunto mancato rispetto di alcune direttive istruzioni e raccomandazioni emanate dalle autorità competenti per impedire la propagazione della malattia respiratoria acuta SARS-CoV-2. Coinvolti nella vicenda, ricordiamo, la direttrice sanitaria, la capa dell'Istituto e il direttore del settore anziani della Città. Lo ha anticipato il Corriere del Ticino. La decisione di non impugnare la decisione davanti al Tribunale federale, si legge, è stata presa dopo aver esaminato attentamente le motivazione dell'ultima istanza cantonale.
La vicenda
Nel corso della prima ondata di Covid, avvenuta nel 2020, erano morti 21 ospiti dell’istituto, uno dei numeri più alti registrati negli istituti ticinesi. Il Ministero pubblico aveva quindi avviato un’inchiesta. Le ipotesi di reato a quel tempo erano di omicidio colposo e contravvenzione alla legge federale sulle epidemie. L’ipotesi più grave, quella di omicidio colposo, era però caduta durante gli accertamenti penali.