Ticino
Bloccarono un giovane al Maghetti, "è stato abuso di autorità"
Redazione
2 anni fa
Condannati due agenti della polizia comunale di Lugano, che avevano ammanettato "indebitamente" un giovane iracheno nel dicembre 2020.

I due agenti della polizia cittadina di Lugano che la sera del 28 dicembre 2020 hanno fermato in modo brusco un giovane iracheno al Quartiere Maghetti hanno abusato della loro autorità. Lo ha stabilito il giudice della Pretura penale Simone Quattropani, che li ha condannati a pene pecuniarie sospese da 60 a 20 aliquote. Uno dei due, un appuntato, è stato condannato anche per vie di fatto per aver sferrato due colpi all'uomo a terra. Ne dà notizia il Corriere del Ticino, precisando che il giudice ha sostanzialmente accolto il decreto d'accusa stilato dal procuratore generale Andrea Pagani.

Il video, prova schiacciante

Determinante nel stabilire la pena è stato un video girato quella sera, che ha sollevato molte critiche sul web, dal quale risulta evidente che "non c'era una situazione di tensione, di minaccia che potesse mettere in difficoltà gli agenti", ha sottolineato il giudice. L'appuntato, in particolare, "ha perso le staffe, ha agito senza motivo e in modo sproporzionato, come è stato sproporzionato l'ammanettamento". Il collega, invece, "non ha visto gli inizi della colluttazione", ma "aveva percepito cosa stesse accadendo" e per il giudice "ha concorso all'ammanettamento indebito". A far scattare la scintilla una sigaretta portata alla bocca dal giovane fermato, dopo che gli era stato detto di non accenderla. Una sigaretta che l'agente aveva allontanato dalle labbra del giovane con una "sberla" e da li è iniziata l'escalation, con il giovane che è stato in seguito bloccato a terra e ammanettato.